Prosegue a Cascia la prima esposizione dedicata al progetto sui miracoli eucaristici ideato da San Carlo Acutis, allestita a pochi mesi dalla sua canonizzazione
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A pochi mesi dalla canonizzazione di San Carlo Acutis, la Basilica inferiore di Santa Rita da Cascia ospita la prima mostra interamente dedicata al suo straordinario progetto di evangelizzazione digitale: “Sentieri Eucaristici. Miracolo! Il cielo sulla terra”.
L’esposizione, curata da Eraldo Marini, racconta attraverso 24 pannelli illustrativi i miracoli eucaristici che Carlo stesso aveva raccolto, studiato e digitalizzato prima della sua morte nel 2006. Un percorso nato dal desiderio di un ragazzo di 15 anni di “far conoscere l’Eucaristia al maggior numero possibile di persone”, oggi riproposto nel luogo simbolo della fede e dell’amore impossibile reso possibile: Cascia, la città di Santa Rita.
Nel cuore dell’allestimento sarà custodita una reliquia di San Carlo Acutis, un frammento del suo polmone, racchiuso in una teca in metallo dorato, segno della sua offerta d’amore a Dio.
SANTO CARLO ACUTIS: LA SUA MOSTRA, LA SUA EREDITÀ – Il progetto dei miracoli eucaristici nel mondo nacque da un’intuizione di Carlo, allora adolescente, che decise di catalogare i segni straordinari dell’Eucaristia servendosi del linguaggio digitale.
Fu lui stesso a ideare, realizzare e mettere online il sito multilingue (oggi disponibile in 18 lingue) che documenta oltre 180 miracoli riconosciuti in tutto il mondo. “Questa mostra è un grande dono, perché continua il sogno di Carlo di far conoscere al mondo la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia – dichiara Antonia Salzano, madre di San Carlo Acutis –. Carlo diceva che davanti a un concerto si fanno file lunghissime, ma non davanti al tabernacolo, che chiamava “la Gerusalemme sotto casa”. Avere oggi la mostra a Cascia, luogo tanto caro a lui e alla sua devozione per Santa Rita, è un segno di grazia e di speranza che invita tutti a riscoprire la fede e a mettere Dio al centro della propria vita”.
UNA MOSTRA CHE UNISCE DUE TESTIMONI DELL’AMORE DI DIO – La mostra di Cascia si inserisce nel legame spirituale tra San Carlo Acutis e Santa Rita, due figure accomunate dalla stessa forza dell’amore vissuto come dono. “Accogliere l’opera e il pensiero di Carlo nel santuario di Santa Rita è per noi motivo di profonda gioia – afferma Madre Maria Grazia Cossu, Badessa del Monastero di Santa Rita da Cascia Rita e Carlo, in tempi diversi, hanno testimoniato la bellezza della fede vissuta con semplicità e coraggio. Carlo ha usato il linguaggio dei giovani e della rete per dire al mondo che Dio è amore. In questa mostra la sua voce continua a parlare, accendendo speranza nei cuori di chi cerca luce e verità.”
DOVE L’ARTE RACCONTA LA FEDE: IL PERCORSO ESPOSITIVO – L’esposizione, curata dal grafico e designer Eraldo Marini, presenta un percorso composto da 24 pannelli dorati disposti lungo i corridoi della Basilica inferiore.
Al centro, due colonne scenografiche introducono la teca che custodisce la reliquia del santo.
Ogni pannello è accompagnato da un QR code che rimanda al sito originale ideato da Carlo, consentendo di approfondire la storia dei miracoli eucaristici e di scoprire come il mistero divino si manifesti ancora oggi nel mondo.
SAN CARLO ACUTIS: IL PRIMO SANTO MILLENNIAL – Nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, Carlo Acutis visse una vita semplice ma intensamente fedele al Vangelo. Sin da bambino partecipava ogni giorno alla Messa e recitava il Rosario, trovando nell’Eucaristia “la mia autostrada per il Cielo”. Appassionato di informatica, utilizzò il suo talento per evangelizzare attraverso Internet, realizzando la mostra virtuale sui miracoli eucaristici. Colpito da una leucemia fulminante, morì nel 2006 a soli 15 anni offrendo le sue sofferenze “per il Papa e per la Chiesa”.
Fu beatificato nel 2020 ad Assisi e canonizzato da Papa Leone XIV il 7 settembre 2025 in Piazza San Pietro, diventando il primo santo millennial della storia della Chiesa e patrono dei giovani e di Internet. “Essere sempre uniti a Gesù, ecco il mio programma di vita” – scriveva Carlo.
Un programma che continua a vivere oggi in milioni di giovani che, attraverso la sua mostra, riscoprono la bellezza della fede.