Processo per l’omicidio di Aurora Tila, il Pm chiede 20 anni per l’ex fidanzatino. La ragazza di 13 anni morì dopo essere precipitata dal balcone del settimo piano del palazzo in cui viveva
![]()
È di 20 anni (a cui si aggiungono otto mesi per il porto abusivo di un cacciavite) e un’ammenda la richiesta di pena avanzata dal pm Simone Purgato nel processo davanti al Tribunale dei minori di Bologna a carico del 16enne accusato di aver ucciso Aurora Tila il 25 ottobre dell’anno scorso a Piacenza. La pubblica accusa ha inoltre chiesto che non siano riconosciute le attenuanti generiche.
La ragazza, che aveva 13 anni, morì dopo essere precipitata dal balcone del settimo piano del palazzo in cui viveva, e secondo l’ipotesi accusatoria il ragazzo -che è a processo con rito abbreviato condizionato per omicidio aggravato da stalking, a sua volta aggravato dalla minore età della vittima e dalla relazione affettiva con la stessa vittima- l’avrebbe spinta, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che lei si era aggrappata alla ringhiera. Da parte sua, il giovane imputato si è sempre dichiarato innocente. Ora, dopo una breve pausa, la discussione riprenderà con le arringhe dei difensori del 16enne. Una volta terminata la discussione, in giornata potrebbe anche arrivare la sentenza.
È iniziata stamane, lunedì 3 novembre, al Tribunale dei minori di Bologna, la discussione del processo a carico del 16enne accusato di aver ucciso Aurora Tila il 25 ottobre dell’anno scorso a Piacenza. La ragazza, che aveva 13 anni, morì dopo essere precipitata dal balcone del settimo piano del palazzo in cui viveva, e secondo l’ipotesi accusatoria il giovane-che è a processo con rito abbreviato condizionato per omicidio aggravato da stalking e che si è sempre dichiarato innocente- l’avrebbe spinta, colpendola poi alle mani per farla cadere dopo che lei si era aggrappata alla ringhiera. Secondo la difesa, invece, si sarebbe trattato di un incidente o di un gesto volontario.
All’udienza è presente, come sempre, la madre di Aurora, Morena Corbellini, assistita dagli avvocati Anna Ferraris e Mario Caccuri. Parlando con i cronisti prima di entrare in Tribunale, Corbellini si dice convinta che il giovane imputato abbia ucciso Aurora “perché, al di là dello squilibrio mentale, è un assassino di suo: è gente che nasce così. L’ha uccisa per gelosia? Può essere. Per possesso? Sicuramente, perché lei aveva detto di no, non lo voleva più”. Da parte sua, Ferraris auspica che il 16enne sia condannato a una pena “superiore ai 15 anni, considerando che gli viene contestata anche l’aggravante dello stalking”. Una volta terminata la discussione, in giornata potrebbe anche essere emessa la sentenza.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)