Psoriasi del cuoio capelluto, deucravacitinib migliora qualità di vita


Psoriasi del cuoio capelluto, secondo nuovi studi efficacia prolungata e miglioramento della qualità di vita con deucravacitinib

psoriasi genitale

Nel trattamento della psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, deucravacitinib si è dimostrato efficace e ben tollerato fino alla settimana 52, con risultati comparabili anche nei pazienti passati al trattamento attivo dal placebo. Sono i risultati dello studio PSORIATYK SCALP presentati in occasione del congresso 2025 della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV).

La psoriasi del cuoio capelluto colpisce fino all’80% dei pazienti affetti dalla malattia e, pur essendo localizzata in una regione relativamente piccola, può avere conseguenze profonde sulla qualità della vita. Le lesioni si presentano come placche eritematose ben delimitate, ricoperte da squame spesse e argentee, spesso visibili anche sotto i capelli. Il prurito è intenso, persistente, talvolta insopportabile, e può essere accompagnato da dolore, bruciore e sanguinamento. La desquamazione, simile alla forfora ma più aderente e compatta, è fonte di disagio sociale e imbarazzo, soprattutto nei contesti pubblici o professionali.

Dal punto di vista clinico, la psoriasi del cuoio capelluto è difficile da trattare. I farmaci topici, pur essendo la prima linea terapeutica, sono spesso poco pratici da applicare e di efficacia limitata nelle forme estese. La fototerapia può offrire benefici, ma risulta complicata da eseguire in modo uniforme su una superficie irregolare e coperta dai capelli. Per questo motivo, sempre più pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a severa vengono considerati candidati alla terapia sistemica, anche in presenza di un coinvolgimento corporeo limitato. L’impatto sulla vita quotidiana, infatti, non è proporzionale all’estensione delle lesioni, ma alla loro localizzazione.

Il disagio psicologico è spesso sottostimato. I pazienti riferiscono difficoltà nelle relazioni sociali, evitamento di situazioni pubbliche, limitazioni nell’attività sportiva e nella scelta dell’abbigliamento. Il timore del giudizio, la frustrazione per la recidività e la sensazione di non avere il controllo sulla propria condizione contribuiscono a generare ansia e depressione.

Nuove prospettive grazie alla terapia mirata
Negli ultimi anni, l’introduzione di terapie mirate come deucravacitinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi 2 (TYK2), ha aperto nuove prospettive. Studi clinici come POETYK PSO-1, POETYK PSO-2 e PSORIATYK SCALP hanno dimostrato che deucravacitinib non solo migliora le lesioni del cuoio capelluto, ma riduce significativamente il prurito e migliora la qualità della vita.

Il raggiungimento di punteggi pari a 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nello scalp-specific Physician Global Assessment (ss-PGA) e un miglioramento di almeno il 90% rispetto al basale nello Psoriasis Scalp Severity Index (PSSI 90) è stato mantenuto nel tempo, con risultati comparabili anche nei pazienti che sono passati dal placebo al trattamento attivo.

Deucravacitinib ha dimostrato un profilo di efficacia e sicurezza solido negli studi globali di fase III POETYK PSO-1 e POETYK PSO-2 su pazienti con psoriasi a placche da moderata a severa. Nei due trial si è dimostrato superiore rispetto al placebo alla settimana 16 nella sottopopolazione di pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave (punteggio ss-PGA ≥3 al basale)

Valutazione di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi del cuoio capelluto
Lo studio di fase IIIb/IV PSORIATYK SCALP, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di deucravacitinib in pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, definiti da criteri di inclusione più mirati e oggettivi e con psoriasi meno estesa (coinvolgimento della superficie corporea, BSA, ≥3%) rispetto agli studi POETYK PSO-1 e PSO-2.

PSORIATYK SCALP ha dimostrato che deucravacitinib è risultato superiore al placebo alla settimana 16 ed è stato ben tollerato dai pazienti. Obiettivo dell’analisi presentata al congresso era valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento con deucravacitinib alle settimane 16, 24 e 52 su pazienti trattati con deucravacitinib in modo continuativo dal basale e in quelli passati dal placebo al trattamento attivo alla settimana 16.

Alla settimana 16 l’endpoint primario era il raggiungimento del punteggio ss-PGA 0/1, mentre i secondari chiave erano la risposta PSSI 90, la variazione rispetto al basale nel punteggio del prurito del cuoio capelluto e il raggiungimento di un punteggio sPGA 0/1. Gli endpoint esplorativi alla settimana 16 erano i tassi di risposta per il prurito del cuoio capelluto (riduzione ≥4 punti rispetto al basale), di tutto il corpo (riduzione ≥4 punti rispetto al basale) e il raggiungimento di un punteggio pari a 0/1 (impatto nullo o quasi sulla qualità di vita) nel Dermatology Life Quality Index (DLQI) nei pazienti con DLQI ≥2 al basale.

Miglioramento continuo dei segni e sintomi della malattia con il proseguo del trattamento
Riduzione della gravità della psoriasi del cuoio capelluto

  • I tassi di risposta ss-PGA 0/1 alla settimana 16 sono stati mantenuti o sono migliorati alle settimane 24 e 52 nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e i partecipanti passati dal placebo a deucravacitinib alla settimana 16 hanno raggiunto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib dal primo giorno di studio
  • I tassi di risposta sPGA 0/1 (static Physician Global Assessment) alla settimana 16 sono stati mantenuti alle settimane 24 e 52 nella sottopopolazione con sPGA ≥3 alla baseline, e coloro che sono passati a deucravacitinib hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib dal primo giorno di studio
  • I tassi di risposta PSSI 90 alla settimana 16 sono stati mantenuti o migliorati alle settimane 24 e 52 nei soggetti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e i pazienti passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib dal primo giorno di studio

Riduzione del prurito sul cuoio capelluto e su tutto il corpo

  • La variazione rispetto al basale nel punteggio NRS del prurito del cuoio capelluto alla settimana 16 è stata mantenuta o migliorata alle settimane 24 e 52 nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e quelli passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto risposte alla settimana 52 comparabili a quelle dei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib
  • Deucravacitinib ha mantenuto il miglioramento clinicamente significativo alla settimana 16 (riduzione ≥4 punti rispetto al basale) nel punteggio NRS del prurito del cuoio capelluto fino alle settimane 24 e 52, e i pazienti passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con il farmaco
  • Deucravacitinib ha mantenuto il miglioramento clinicamente significativo alla settimana 16 (riduzione ≥4 punti rispetto al basale) nel punteggio NRS del prurito su tutto il corpo fino alle settimane 24 e 52, e i pazienti passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con il farmaco

Miglioramento della qualità di vita

  • I tassi di risposta DLQI 0/1 alla settimana 16 sono stati mantenuti alle settimane 24 e 52 nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e i soggetti passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo con il farmaco
  • La variazione rispetto al basale nel punteggio DLQI alla settimana 16 è stata mantenuta alle settimane 24 e 52 nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e coloro che sono passati a deucravacitinib alla settimana 16 hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei partecipanti trattati in modo continuativo con il farmaco

Profilo di sicurezza che si mantiene coerente nel tempo 
In termini di sicurezza, percentuali simili di pazienti trattati con deucravacitinib hanno riportato eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) tra le settimane 0–52 rispetto al periodo 0–16. Gli eventi avversi più comuni (≥5% nel gruppo deucravacitinib) sono stati rinofaringite, COVID-19, infezioni delle vie respiratorie superiori, acne (inclusa acne pustolosa), cefalea e herpes orale.

In sintesi, in questo studio specifico sulla psoriasi del cuoio capelluto, deucravacitinib ha dimostrato efficacia e buona tollerabilità fino alla settimana 52 nei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, inclusi quelli con psoriasi meno estesa al basale (coinvolgimento BSA ≥3%).

«Gli esiti clinici e riportati dai pazienti alla settimana 16 sono stati mantenuti fino alla settimana 52 nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib, e quelli passati dal placebo a deucravacitinib hanno ottenuto tassi di risposta alla settimana 52 comparabili a quelli dei pazienti trattati in modo continuativo. Nello studio non sono emersi nuovi segnali di sicurezza» hanno concluso gli autori. «Questi risultati supportano l’impiego di deucravacitinib, somministrato una volta al giorno per via orale, nei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave».

Referenze

Callis Duffin K et al. Deucravacitinib, an oral, selective tyrosine kinase 2 (TYK2) inhibitor, in patients with moderate to severe scalp psoriasis: 52-week efficacy and safety results of a phase 3b/4, multicenter, randomized, double-blinded, placebo-controlled trial (PSORIATYK SCALP). Presented at EADV 2025.