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Sclerosi multipla: nuove scoperte sulla progressione di malattia

sclerosi multipla

Identificate nel liquor nuove firme proteiche che predicono la progressione silente nella sclerosi multipla

La PIRA (Progression Independent of Relapse Activity), definita come la progressione della disabilità che si verifica al di fuori delle ricadute e confermata da un peggioramento sostenuto sulla Expanded Disability Status Scale (EDSS), è sempre più riconosciuta come uno dei principali motori della disabilità nella sclerosi multipla recidivante (RMS). Tuttavia, i suoi meccanismi biologici rimangono ancora poco compresi.

Per fare luce su questi processi, i ricercatori hanno analizzato campioni di liquido cerebrospinale (CSF) di 122 pazienti con RMS appartenenti a diversi gruppi di trattamento (pazienti naïve, trattati con alemtuzumab, natalizumab e fingolimod), mettendoli in relazione con dati clinici longitudinali dettagliati. I pazienti sono stati classificati in tre stati: stabili (nessuna evidenza di attività di malattia), PIRA e peggioramento associato a ricadute (RAW). L’analisi si è concentrata sul confronto tra pazienti stabili e pazienti con PIRA.

Grazie a una piattaforma proteomica ad alta produttività (Olink Explore 3072), i ricercatori hanno esaminato oltre 2.800 proteine e applicato modelli avanzati di machine learning (regressione LASSO) per identificare i marker discriminanti.

I risultati hanno evidenziato 13 proteine in grado di distinguere i pazienti stabili da quelli con PIRA con un’accuratezza di circa 86%, suggerendo che la progressione indipendente dalle ricadute sia guidata da vie biologiche distinte.

«Questi risultati indicano che la PIRA coinvolge un’interazione complessa tra disregolazione immunitaria, alterazioni dei fattori di crescita e cambiamenti nell’omeostasi cellulare», ha spiegato l’autrice principale Andrea Landwehr. «È importante sottolineare che abbiamo riscontrato queste firme biologiche non solo nei pazienti naïve, ma anche in quelli già in trattamento con terapie modificanti la malattia, il che chiarisce perché gli attuali farmaci, mirati a controllare le ricadute, non riescano a prevenire completamente la progressione della disabilità».

Lo studio rappresenta un passo avanti importante nella ricerca di biomarcatori per la SM, dimostrando che un piccolo sottoinsieme di proteine potrebbe costituire un pannello robusto per identificare e monitorare la PIRA. I prossimi passi includono la validazione in coorti indipendenti e in studi clinici prospettici, oltre a ricerche mirate a chiarire il ruolo funzionale di queste proteine nella fisiopatologia della SM.
«In definitiva, questa ricerca potrebbe fornire strumenti per una diagnosi più precoce e un monitoraggio personalizzato della PIRA», ha commentato Landwehr. «Inoltre, apre la strada a nuove strategie terapeutiche focalizzate specificamente sui meccanismi della progressione, che potrebbero migliorare in modo significativo gli esiti a lungo termine e la qualità della vita delle persone con SM».

Conclusioni
La ricerca presentata da Landwehr e colleghi contribuisce a definire in maniera sempre più chiara la “progressione silente” della sclerosi multipla come un fenomeno distinto dalle ricadute. L’identificazione di un set ristretto di proteine come potenziali biomarcatori rappresenta un traguardo cruciale per sviluppare strumenti clinici di monitoraggio e interventi terapeutici mirati.

Se validati, questi marcatori biologici potrebbero diventare parte integrante della pratica clinica, aiutando i neurologi a identificare i pazienti a rischio di progressione precoce e ad adattare le strategie terapeutiche di conseguenza.

In prospettiva, comprendere e intervenire sui meccanismi della PIRA significherà non solo rallentare l’accumulo di disabilità, ma anche avvicinarsi all’obiettivo di una gestione più personalizzata e proattiva della SM, che tenga conto tanto della fase infiammatoria quanto della neurodegenerazione sottostante.

Bibliografia

Landwehr A., et al. Proteomic Signatures of PIRA: Distinct proteins in cerebrospinal fluid are associated with progression independent of relapse activity in multiple sclerosis. Presented at ECTRIMS 2025, Barcelona, Spain.

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