In scena al Teatro Anfitrione “Clonazione da Tiffany”


Un testo originale, esilarante, a tratti sorprendente, in grado di raccontare, attraverso il  meccanismo della commedia, una tematica quanto mai contemporanea e inquietante: è “Clonazione da Tiffany”

clonazione da tiffany

In scena al Teatro Anfitrione l’11 e il 12 ottobre “Clonazione da Tiffany” di Giovanni Ribaud.

L’opera, regia di Marco Belocchi, prendendo le mosse dal collaudato meccanismo della commedia comica, si spinge a toccare temi innovativi, fantascientifici, di un futuro ora quanto mai immediato, forse addirittura dietro l’angolo.

Gustavo Paletta, un uomo comune, di mezza età, vedovo inconsolabile, si fa irretire dalle lusinghe di un venditore di sogni impossibili e cede alla tentazione di un fantascientifico progetto di clonazione umana per poter riabbracciare la moglie tragicamente scomparsa.

L’esperimento riesce, ma contemporaneamente si innesca l’insanabile dissidio con la normale realtà quotidiana: come fa ad inserirsi un clone quando è stato già emesso un atto di morte? Come giustificarlo davanti ai parenti e agli amici? E sarà poi all’altezza delle aspettative?

Intorno a Paletta, ruotano gli altri personaggi, caratteri vivaci e bizzarri, ognuno con la sua ricetta di vita e il suo piccolo ed esclusivo microcosmo.

Sul palcoscenico gli interpreti Marco Belocchi, Giovanni Ribò, Cristina Sciabbarrasi, Valentina Maselli, Dario Biancone, Francesca Di Meglio.

In scena il conflitto tra il progresso esasperato, una tecnologia che pervasivamente si insinua sempre più nel nostro quotidiano, fino a sostituire corpi e intelligenze, e l’elemento umano che, con la sua energia, i suoi sentimenti, spesso si rivela ancor più avanzato e dirompente e che comunque rimane alla fine il perno centrale intorno a cui deve girare il mondo.

TEATRO ANFITRIONE

11 ottobre ore 21 – 12 ottobre ore 18

Biglietti: intero €20,00 – ridotto €15,00