Da Biagio Bagini una raccolta di avventure sentimentali di un musicista newyorkese tra la fine degli anni Cinquanta e la metà dei Sessanta
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“È che io sono uno che non sta mai fermo. Sempre in giro, mi do da fare, canticchio tutto il giorno cose. Se mi siedo suono, se cammino suono. Dal momento in cui la puntina si appoggia, lì comincia la solfa. Giro finché ce n’è, e poi ancora, mi rigiro da me, sono proprio come un trentatré, continuo e continuo. Finisco e ricomincio da capo. Non c’è un lato buono, sono il giorno e la notte. La notte e poi il giorno. Una volta che la puntina scende, attacco. Vado in giro”.
Una raccolta di avventure sentimentali di un musicista newyorkese tra la fine degli anni Cinquanta e la metà dei Sessanta. La nascita del pop in un album di mattine sbagliate e lunghe notti alla conquista di soddisfazioni effimere e affermazioni a ore. Sette episodi, non sempre edificanti, di un anonimo turnista tra compositori all’ombra del Brill Building e gruppi vocali in ascesa, in una Manhattan illuminata dalla stella polare di Burt Bacharach.
Bene, la storia inizia come si fa con gli spartiti, tanto per metterci in sintonia. Si poggia il foglio sul leggio e si comincia a guardare dalla prima riga. Ok, dal primo rigo. È che siccome questa storia è dentro un libro devo tenere conto di quelli che la musica non sanno leggerla, però sanno leggere i racconti. Quelli che comprano un libro, lo lasciano sulla poltrona di casa, poi alla sera, quando hanno finalmente tempo, si mettono comodi e lo aprono. È lì che inizia la storia, lì compaio io. Sarei quello che racconta le vicende che mi sono capitate in un periodo di tempo breve ma intenso, non solo per me. Eravamo alla fine degli anni Cinquanta, quando le cose mica ti arrivavano per caso, un po’ te le dovevi cercare, nel bene e nel male. Non voglio parlare di quelle andate storte, quelle dopo. Intanto dico chi sono.
BIAGIO BAGINI è stato autore radiofonico per Rai2 e come scrittore di libri per l’infanzia ha pubblicato per le maggiori case editrici del settore. Grande appassionato di musica, oltreché suonatore di verdure nel Conciorto, ha pubblicato raccolte di racconti sul pop e sul jazz. Per Oligo ha pubblicato i romanzi Swinging Stravinsky e Odio Gershwin.