Fluoxetina, il nuovo brano dei Worldplan, serve a curare il senso di alienazione e a prevenire una sensazione di distacco generazionale
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«Vorrei parlare con Dio, mostrargli ciò che non va quaggiù». Si apre così “Fluoxetina”, il nuovo singolo dei Worldplan, un brano che suona come una lettera di denuncia, rabbiosa e disincantata, all’“ufficio reclami” del mondo.
La band mette in musica il disagio di una realtà dominata dal capitalismo, in cui l’individuo si consuma fino a non avere più energie, fino a desiderare di non svegliarsi più. È un mondo in cui le idee vengono proclamate con un’arma in mano, dove odio e rivalità diventano la norma. E in cui perfino la fede vacilla: «il capitalismo è la nuova fluoxetina», una dipendenza che anestetizza, senza che ce ne rendiamo conto.
Il risultato? «Fa sempre più freddo». Dentro e fuori.
E i Worldplan lo raccontano con un linguaggio musicale ruvido e diretto: le sonorità pescano da Deftones, Godsmack, Danzig e Fugazi, intrecciando la potenza abrasiva dell’alternative con le linee melodiche catchy dell’art punk. Un equilibrio che rende “Fluoxetina” arrabbiato e viscerale, ma allo stesso tempo accessibile.
Con questo nuovo singolo, i Worldplan firmano un manifesto musicale che non ha paura di guardare in faccia la realtà, trasformando il gelo sociale e interiore in energia sonora e in un grido collettivo.
Da sempre radicati in testi tormentati e in un sound rabbioso, i WorldPlan nascono nel 2018 tra le colline toscane, uniti da una forte sintonia musicale ed emotiva. Il bisogno di esprimersi senza filtri li porta alla pubblicazione dell’EP “Easyli Rhetieving” (2019): sei tracce veloci, sporche e taglienti, che rifiutano ogni compromesso.
Nel 2022, dopo un periodo di intensa scrittura durante il lockdown, pubblicano “Jukai”, il primo LP: dodici tracce che esplorano temi oscuri come la disillusione verso la società, il suicidio e la speranza, racchiusi in un concept intenso e introspettivo. L’album li porta a condividere il palco con icone del rock e del metal internazionale come Nanowar Of Steel, David Ellefson, Jeff Scott Soto e Chris Slade.
Oggi i WorldPlan intraprendono un nuovo percorso: stessa attitudine, ma una nuova lingua – l’italiano – per arrivare ancora più in profondità. Il singolo precedente si intitola “Davide o Golia” ed è quello che ha dato inizio al nuovo corso della band.