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Attivisti per la Palestina provano a bloccare l’aeroporto di Torino: scontri con la Polizia

stato di palestina

A Torino dopo i blocchi ai treni dei giorni scorsi, i gruppi pro Palestina hanno puntato l’aeroporto di Caselle e lo stabilimento Leonardo: violenze e scontri con la Polizia

Alta tensione a Torino. Dopo i blocchi ai treni dei giorni scorsi, i gruppi pro Palestina hanno puntato l’aeroporto di Caselle e lo stabilimento Leonardo. La marcia, partita da piazza Crispi, è stata fermata dalle forze dell’ordine poco fuori città: ne è nato uno scontro con lanci di bottiglie, pietre e petardi. La polizia ha risposto con lacrimogeni e idranti.

Il corteo ha provato più vie per raggiungere lo scalo: qualcuno in bicicletta lungo la superstrada, altri fino all’area a ridosso delle recinzioni a bordo pista, vicino al cimitero di Caselle. In ogni caso, ovunque cordoni di polizia a chiudere le strade. Risultato: dieci manifestanti feriti, medicati in un presidio sanitario improvvisato, e due agenti contusi.

Dai megafoni del coordinamento “Torino per Gaza” parole nette: “Non ci basta che gli aiuti arrivino a Gaza, vogliamo fermare il genocidio e l’entità sionista di Israele”. In apertura del corteo, una grande bandiera palestinese e lo striscione: “Blocchiamo tutto”. Qualcuno ha alzato toni ancora più estremi: “Fermiamo il Terzo Reich israeliano”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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