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Tosse severa persistente può essere sintomo di sviluppo di BPCO

Tosse cronica e dolore cronico non sono casuali

La tosse severa persistente potrebbe essere un indicatore precoce di BPCO e asma non diagnosticati secondo nuovi studi

In individui adulti con sintomi respiratori non diagnosticati, quelli con BPCO e asma non diagnosticati, rispetto a quelli con spirometria con rapporto conservato alterato o normale, hanno presentato una tosse più severa.
Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Annals of the American Thoracic Society, che suggerisce come la valutazione spirometrica di individui con tosse e senza malattia polmonare precedentemente diagnosticata può portare a diagnosi più precoci di malattie polmonari ostruttive e può, in ultima analisi, avere impatti positivi sullo stato di salute dei pazienti e sulla razionalizzazione dell’assistenza sanitaria.

Razionale e obiettivi dello studio
“I ritardi nella diagnosi e nel trattamento delle malattie respiratorie croniche che sono responsabili della tosse inspiegabile hanno il potenziale di effetti dannosi sulla salute e socioeconomici – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio”.
L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato quello di valutare la tosse negli adulti con sintomi respiratori non diagnosticati e la sua associazione con la qualità della vita (QoL), la qualità del sonno e il ricorso all’assistenza sanitaria per malattie respiratorie.

Disegno dello studio e risultati principali
A tal scopo, sono stati presi in considerazione 2.857 adulti residenti in Canada con sintomi respiratori non diagnosticati per scoprire come la gravità della tosse in questa popolazione differisse da quella di 231 controlli appaiati per età, nonchè l’impatto della tosse sulla qualità della vita, la qualità del sonno e il ricorso all’assistenza sanitaria per malattie respiratorie.

I ricercatori hanno determinato la gravità della tosse di un individuo utilizzando domande sulla tosse tratte dal Questionario di Screening dell’Asma (sei domande), dal COPD Assessment Test (due domande) e dal Questionario Respiratorio di St. George (quattro domande).

Il punteggio totale variava da 0 a 100, con un punteggio più alto che segnalava una tosse più grave.
Il punteggio medio della tosse tra coloro che presentavano sintomi respiratori non diagnosticati era pari a 57,8, mentre il punteggio medio tra i controlli appaiati per età pari a  17,7.

Utilizzando la spirometria pre- e post-broncodilatatore, i ricercatori hanno scoperto che la maggioranza degli adulti (n = 2.090; 73,2%) possedeva un profilo spirometrico normale, mentre i restanti 767 adulti presentavano una BPCO non diagnosticata (n = 330; 11,5%), un asma non diagnosticato (n = 265; 9,3%) o un profilo spirometrico con rapporto conservato alterato (PRISm; n = 172; 6%).

In base a queste categorie, lo studio ha riportato i punteggi medi di tosse più alti nei gruppi con BPCO (61,8) e asma (61), con punteggi più bassi nei gruppi PRISm (54,5) e spirometria normale (57).
Rispetto ai controlli sani, che avevano un punteggio medio di 17,7, ciascun gruppo presentava un punteggio medio significativamente più elevato.

Tra quelli con BPCO e quelli con spirometria normale, i ricercatori hanno osservato una differenza significativa nel punteggio di tosse (media: 4,8; IC 95%: 2,2-7,4), e lo stesso trend è stato osservato quando il gruppo BPCO è stato confrontato con quello con asma (media; 3,9; IC 95%: 1-6,8).Allo stesso modo, i punteggi della tosse differivano in modo significativo tra il gruppo BPCO e il gruppo PRISm (media: 7,3; IC 95%: 3,1-11,4), così come tra il gruppo con asma e quello PRISm (media: 6,4; IC 95%: 2,1-10,7).

Da ultimo, in termini di impatto della tosse, sono stati riscontrati outcome peggiori con punteggi della tosse più elevati all’analisi di regressione multipla aggiustata per età, sesso e BMI.
I ricercatori hanno evidenziato questi outcome in una qualità della vita correlata allo stato di salute significativamente più bassa in base al punteggio 36-Item Short Form Survey, una qualità del sonno significativamente peggiore in base Global Sleep Assessment Questionnaire e un ricorso all’assistenza sanitaria per malattie respiratorie significativamente maggiore in base al rapporto di incidenza (1,007 per ogni aumento di 1 punto).

Riassumendo
Nel complesso, lo studio ha evidenziato che la tosse severa è molto più frequente negli adulti con sintomi respiratori non diagnosticati rispetto agli individui sani, con punteggi particolarmente elevati nei pazienti con BPCO o asma non riconosciuti.
Anche chi possedeva un profilo spirometrico normale o PRISm presentava una tosse più grave rispetto ai controlli, ma in misura minore. La gravità della tosse, inoltre, è risultata associata sistematicamente ad outcome peggiori in termini di qualità della vita, qualità del sonno e ricorso alle cure, ad indicare che non si tratta di un sintomo banale.

Questi dati, pertanto, suggeriscono che il ricorso alla spirometria nella popolazione con tosse persistente, anche in assenza di diagnosi respiratorie note, può favorire l’identificazione precoce di malattie ostruttive e contribuire a ridurre l’impatto clinico e socio-sanitario di tali condizioni.

Uno dei punti di forza principali dello studio è stato l’utilizzo della spirometria per definire BPCO e asma. Si tratta del metodo di riferimento (“gold standard”), ma che di solito non è facilmente applicabile in studi di larga scala. Qui invece ha permesso di evidenziare che un numero consistente di persone con queste condizioni rimane senza diagnosi. Per la medicina di base questo è un dato molto rilevante: quasi il 30% delle persone con tosse cronica presenta una funzionalità polmonare alterata, e ciò indica quanto sia importante eseguire la spirometria.

In estrema sintesi, la tosse cronica non è mai un sintomo banale: anche in presenza di un profilo spirometrico nella norma, la tosse può compromettere la vita quotidiana, ma proprio perché in molti casi nasconde asma o BPCO non diagnosticati, la spirometria è fondamentale per distinguere tra chi ha una malattia ostruttiva e necessita di un trattamento mirato e chi invece va seguito per l’impatto del sintomo stesso.

Bibliografia
Shin S, et al. Cough in Adults with Undiagnosed Respiratory Symptoms. Ann Am Thorac Soc. 2025;doi:10.1513/AnnalsATS.202412-1329OC.
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