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Bpco: tosse frequente indica outcome avversi

Tosse cronica e dolore cronico non sono casuali

Una tosse frequente è un buon indicatore di outcome avversi in presenza di asma e Bpco secondo un nuovo studio scientifico

Una tosse produttiva frequente rappresenta un indicatore importante di outcome avversi negli individui affetti da asma e/o Bpco. Queste le conclusioni dello studio NOVELTY, uno studio prospettico osservazionale recentemente pubblicato sulla rivista Respiratory Medicine.

Fino ad ora, la tosse cronica e la produzione di catarro erano state prevalentemente associate con la Bpco, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio, mentre le conoscenze sulle caratteristiche dei pazienti con asma con questi sintomi erano ancora molto scarse.

Su questo presupposto è stato implementato NOVELTY, uno studio internazionale, prospettico e osservazionale, della durata di 3 anni, che ha incluso 7.125 pazienti provenienti da 18 Paesi con una diagnosi o sospetto di asma e/o Bpco.

La tosse produttiva era definita nello studio sulla base del riscontro di tosse e produzione di catarro persistente o per alcuni giorni alla settimana nel corso del trimestre precedente l’inizio del follow-up.

I ricercatori hanno valutato la relazione esistente tra le caratteristiche iniziali di malattia e gli episodi di riacutizzazione nel corso di un follow-up di durata pari ad un anno.

I risultati
Dall’analisi dei dati è emerso che il 53% dei pazienti dello studio era affetto da asma, il 12,4% da asma e Bpco, il 34,9% da Bpco e il 31,3% da tosse produttiva frequente.

La tosse produttiva frequente era più comune tra i pazienti con asma e Bpco (38,8%) e tra i pazienti affetti solo da Bpco (38,1%) rispetto ai pazienti affetti solo da asma (25%).

Inoltre, la tosse produttiva frequente aumentava sulla base della severità di malattia valutata dai clinici e anche nei fumatori rispetto agli ex-fumatori e ai non fumatori.

Nei pazienti con tosse produttiva frequente, il peggioramento della sintomatologia autoriferito era più comune rispetto ai pazienti non affetti da tosse.

Sia la riduzione della FEV1 post-broncodilatazione (OR per decremento pari al 10%= 1,14; IC95%= 1,11-1,16) che l’esposizione ad agenti inquinanti domestici o legati all’attività lavorativa (OR=1,5; IC95%= 1,33.1,69) erano associati con la tosse produttiva frequente nei pazienti con almeno una delle tre diagnosi sopra indicate.

Da ultimo, i pazienti con tosse frequente produttiva al basale si caratterizzavano per una probabilità più elevata di andare incontro ad uno o a più episodi di riacutizzazione di malattia nel corso dell’anno successivo a quello di osservazione, comprendendo anche gli episodi di riacutizzazione che necessitavano di ospedalizzazione e quelli necessitanti di trattamento con steroidi orali (OR = 1,71; IC95%=1,52-1,93).

“A questo punto – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro – sono necessari studi ulteriori per comprendere i differenti meccanismi patobiologici sottostanti la tosse produttiva frequente e per supportare lo sviluppo di terapie personalizzate che possano migliorare gli outcome di questi pazienti, piuttosto che ricorrere a strategie di trattamento convenzionali”.

Bibliografia
Hughes R et al. Frequent productive cough: Symptom burden and future exacerbation risk among patients with asthma and/or COPD in the NOVELTY study. Respir Med. 2022;doi:10.1016/j.rmed.2022.106921.

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