Sentinella dell’Est è la missione Nato contro la minaccia russa: cosa prevede


L’alleanza atlantica ha messo in moto un nuovo scudo aereo sull’Europa orientale. Il progetto, battezzato “Sentinella dell’Est”, è la risposta alla raffica di droni russi

sentinella dell'est

L’alleanza atlantica ha messo in moto un nuovo scudo aereo sull’Europa orientale. Il progetto, battezzato “Sentinella dell’Est”, è la risposta alla raffica di droni russi che mercoledì ha attraversato i cieli della Polonia, venendo poi abbattuta. Varsavia aveva chiesto aiuto attivando l’articolo 4 del trattato Nato, e il pressing ha funzionato.

Per ora i rinforzi arrivano da tre Paesi: La Danimarca manda due F-16 e una fregata armata di sistemi antiaerei, La Germania schiera quattro Typhoon, La Francia spedisce tre Rafale. Londra ha già fatto sapere che si unirà presto, l’Italia ci pensa ma non ha ancora deciso. Da notare che all’abbattimento dei droni avevano contribuito anche F-35 olandesi.

Il segretario generale Mark Rutte, affiancato dal comandante supremo Alexus Grynkewich, ha spiegato che la missione non resterà confinata tra Polonia e Baltici: l’idea è estendere il raggio d’azione fino all’Artico e al Mar Nero, così da rafforzare la rete di difesa contro missili e droni, ormai arma prediletta di Mosca. “Non solo mezzi tradizionali – ha detto – ma attenzione specifica ai droni”.

Sul terreno restano i segni concreti: in Polonia squadre di difesa territoriale rimuovevano venerdì le macerie di case colpite dai droni. Nello stesso giorno al Consiglio di sicurezza dell’Onu l’ambasciatrice americana Dorothy Shea garantiva che Washington difenderà “ogni centimetro” della NATO. Gli Stati Uniti hanno inoltre firmato, con altri 42 paesi, una dichiarazione che definisce l’azione russa “guerra d’aggressione” contro l’Ucraina, termine che nei mesi scorsi Trump aveva evitato di usare.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)