Filetti alla Wellington conditi con funghi velenosi. Tre ospiti morirono, il quarto sopravvisse: ergastolo a Erin Patterson
Fine della vicenda che ha scioccato l’Australia: Erin Patterson, 50 anni, è stata condannata all’ergastolo per aver avvelenato con un pranzo a base di funghi tre parenti del suo ex marito e per aver tentato di ucciderne un quarto. Potrà chiedere la libertà vigilata solo nel 2056, quando avrà 82 anni.
Il giudice Christopher Beale ha pronunciato la sentenza in diretta dalla Corte suprema del Victoria, un evento storico per lo Stato. La giuria l’aveva già ritenuta colpevole, dopo un processo di 11 settimane, per l’omicidio di Don e Gail Patterson e di Heather Wilkinson, oltre che per il tentato omicidio del pastore Ian Wilkinson.
Il “pranzo killer” risale al luglio 2023: filetti alla Wellington conditi con funghi velenosi. Tre ospiti morirono, il quarto sopravvisse. Quest’ultimo, in aula, ha perdonato Patterson, ma ha chiesto giustizia: “Ora non è più lei la mia carnefice, ma vittima della mia gentilezza”.
Il giudice ha definito i crimini “orrendi”, sottolineando che solo Patterson conosce il vero movente. Ha ricordato il danno irreparabile inflitto ai figli dell’imputata, privati dei nonni e di una madre credibile.
La difesa aveva invocato condizioni detentive già pesantissime – 22 ore al giorno chiusa in cella – e la “fama tossica” che la seguirà in carcere. La procura, invece, voleva escludere qualsiasi possibilità di libertà futura. Beale ha scelto una via intermedia: ergastolo sì, ma con possibilità di revisione tra 33 anni.
Patterson si è sempre dichiarata innocente, definendo le morti “un tragico incidente”. Ora ha tempo fino al 6 ottobre per presentare ricorso. Ma per l’opinione pubblica resta la “cuoca dei funghi”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

