Dopo l’estate, la Musica torna all’Auditorium Lo Squero, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia: il Quartetto di Cremona interpreta Bach
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Dopo la pausa estiva, la grande musica torna protagonista con la ripresa dei concerti firmati Asolo Musica Veneto Musica all’Auditorium Lo Squero, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, rassegna giunta alla sua decima stagione concertistica.
Il primo appuntamento in calendario è previsto sabato 6 settembre con l’esibizione del Quartetto di Cremona, formazione che fin dalla propria fondazione nel 2000 si è affermata come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale. Il Quartetto, formato da Cristiano Gualco al violino, Paolo Andreoli al violino e viola, Simone Gramaglia alla viola, viola tenore e al flauto dolce e Giovanni Scaglione al violoncello, con il principale intento di offrire un’interpretazione fedele alla partitura originale, si cimenterà in una particolarissima esecuzione ad hoc de L’Arte della Fuga BWV 1080 di Bach, uno dei vertici più alti della polifonia contrappuntistica nella storia della musica, in cui in totale gli strumenti sul palco saranno sette anziché quattro!
Die Kunst der Fuge (L’Arte della Fuga) fa parte delle ultime composizioni bachiane, rimasta incompiuta a causa dell’età e del peggioramento delle condizioni di salute dell’autore. Insieme a L’Offerta musicale, è universalmente considerata come una delle opere più complesse e articolate mai scritte, uno dei vertici più alti della polifonia contrappuntistica nella storia della musica. Composta fra il 1749 e il 1750, L’Arte della Fuga è un compendio di tutte le conoscenze acquisite nell’arco di una vita a proposito dell’utilizzo del contrappunto e della fuga concepito, forse, non tanto per l’esecuzione quanto per lo studio approfondito delle stesse.
L’opera comprende 15 fughe e 4 canoni, tutti segnati con l’indicazione originale di contrappunti: un culmine di virtuosismo polifonico, che sfrutta tutti gli espedienti possibili nel rielaborare un soggetto, applicando il principio della variazione a un unico tema dato esposto in apertura.
Una esecuzione ad hoc
Con il principale intento di offrire un’interpretazione fedele alla partitura originale, mantenendo lo sviluppo delle voci così come scritto da Bach ed evitando quindi trascrizioni, in alcuni contrappunti il Quartetto di Cremona introdurrà nell’ ensemble una viola al posto del secondo violino e una viola tenore al posto di una viola normale. In questo modo, le linee originali sono accuratamente seguite e chiaramente distinguibili, creando una fusione uniforme di tutte le voci.
Per l’occasione, dunque, il secondo violino, Paolo Andreoli, ha imparato a suonare la viola che alternerà in maniera assai naturale al violino durante l’esecuzione e Simone Gramaglia, invece, si è fatto costruire appositamente una viola tenore, più grande e dal suono molto più profondo rispetto alla viola normale, e ha richiesto delle corde di fattura particolare per il nuovo strumento. Ma non è tutto! Simone Gramaglia affronterà un paio di canoni anche con il flauto dolce, dimostrandosi un musicista estremamente versatile.
In totale, quindi, nell’esecuzione ad hoc del Quartetto di Cremona, gli strumenti sul palco sono ben sette!
La X Stagione dei Concerti 2025 è organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, dalla Regione Veneto e da Bellussi Spumanti, CentroMarca Banca, Hausbrandt, Massignani & C., Zanta pianoforti.