Pilato e Tarantino sono state bloccate in aeroporto e rientrate in Italia solo dopo l’intervento della Farnesina. La Federnuoto stigmatizza e si riserva di valutare la vicenda
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Le due nuotatrici Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, rimaste in vacanza a Singapore dopo aver partecipato ai Mondiali, sono state fermate per furto dalla Polizia del locale aeroporto in cui dovevano prendere il volo di rientro in Italia. L’episodio risale ad alcuni giorni fa.
Le azzurre sono state sorprese dalle telecamere di vigilanza: nello specifico si vedrebbe Tarantino mentre infila dentro la borsa di Pilato alcuni oggetti rubati. A quel punto alle due nuotatrici originarie della Puglia è stato ritirato il passaporto ed è stata contestata l’accusa di furto. Dopo diverse ore in stato di fermo, solo l’intervento dell’ambasciata italiana e del ministero degli Esteri ha permesso alle ragazze di rientrare in Italia, il 20 agosto, con un avvertimento a non ripetere l’accaduto.
FEDERNUOTO: “STIGMATIZZIAMO E VALUTIAMO”
“In merito alle notizie diffuse a mezzo stampa riguardanti Benedetta Pilato e Chiara Tarantino“, la Federazione Italiana Nuoto sottolinea che “l’episodio a loro ascritto è avvenuto al di fuori delle attività federali, durante un periodo di vacanza. I fatti sono stati chiariti dalle atlete con le autorità locali con il supporto dell’ambasciata italiana, già in contatto con la Federazione in relazione ai Campionati Mondiali delle discipline acquatiche svolti a Singapore dall’11 luglio al 3 agosto scorsi. Stigmatizzando l’accaduto, la Federnuoto si riserva di valutare attentamente la vicenda“.
BENEDETTA PILATO: “DA QUESTA ESPERIENZA GRANDI INSEGNAMENTI SUL VALORE DELLE PERSONE CHE MI CIRCONDANO”
Nel pomeriggio, a mezzo social, è arrivata la spiegazione di Benedetta Pilato: “Desidero condividere alcune considerazioni in merito a quanto recentemente emerso sulla mia persona. Durante il mio rientro dall’Asia, a seguito della partecipazione ai Campionati Mondiali e di un breve soggiorno privato con altri miei compagni della nazionale di nuoto, mio malgrado, sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore“.
“In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano“, confessa la nuotatrice nata a Taranto nel suo post Instagram.
“Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell’Ambasciata Italiana. La vicenda fortunatamente si è conclusa in poche ore, senza nessuna implicazione, grazie anche alla mia massima trasparenza nei confronti delle stesse autorità aeroportuali di Singapore”.
“Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale”, sottolinea. “Da questa esperienza comunque traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano“.
“Adesso torno nuovamente a concentrarmi con serenità e maggior determinazione sul mio percorso sportivo- conclude-. Ringrazio profondamente chi mi ha sostenuta con discrezione, senza giudizi gratuiti, e chi continua a credere in me“.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)