Nella dermatite atopica, lebrikizumab migliora gravità e sintomi della malattia sia in monoterapia che in associazione agli steroidi topici
Nei pazienti con dermatite atopica moderata grave il trattamento con lebrikizumab ha ridotto significativamente la gravità della malattia in monoterapia e, in combinazione con i corticosteroidi topici, ha migliorato i segni e i sintomi nei soggetti non adeguatamente controllati/non idonei alla ciclosporina A. È quanto emerge da dai dati presentati al congresso 2025 dell’International Society of Dermatology (ISD).
Lebrikizumab è un anticorpo monoclonale che si lega con elevata affinità all’interleuchina (IL)-13 che si è dimostrato efficace e sicuro negli adulti e negli adolescenti con dermatite atopica da moderata a grave.
Analisi della monoterapia con lebrikizumab negli studi ADvocate1 e 2
Dal momento che la valutazione dell’efficacia sulla base dei punteggi EASI assoluti (Eczema Area and Severity Index) è considerata clinicamente rilevante, in quanto contribuisce a misurare la malattia residua indipendentemente dalla gravità basale, obiettivo di un’analisi presentata al congresso era riferire l’efficacia della monoterapia con lebrikizumab misurata in termini di punteggio EASI assoluto alle settimane 16 e 52 ottenuto dai partecipanti (dati aggregati dei trial ADvocate1 e ADvocate2).
I due studi di fase III ADvocate1 e ADvocate2, con disegno identico, randomizzati, controllati con placebo, in monoterapia con lebrikizumab, sono stati condotti su soggetti adulti (≥18 anni) e adolescenti (da 12 a <18 anni, ≥40 kg) con dermatite atopica da moderata a grave.
I responder ala terapia sono stati definiti come i pazienti che hanno raggiunto una riduzione di almeno il 75% rispetto al basale nel punteggio EASI (EASI 75) o un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment (IGA) in aggiunta a un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale (senza terapia di salvataggio alla settimana 16).
I responder alla settimana 16 sono stati nuovamente randomizzati in un rapporto 2:2:1 a ricevere lebrikizumab 250 mg ogni 2 settimane, ogni 4 settimane o il placebo (sospendendo lebrikizumab) per 36 settimane aggiuntive (la terapia topica di salvataggio era consentita).
I punteggi EASI sono stati classificati come ≤7 (lieve), ≤5, ≤3 e ≤1 (clearance cutanea completa o quasi). Le analisi sono state eseguite alle settimane 16 e 52 sui responder alla settimana 16.
La risposta a lebrokizumab si mantiene o migliora proseguendo il trattamento
Alla settimana 16, una percentuale significativamente maggiore di pazienti (lebrikizumab vs placebo) ha raggiunto un punteggio EASI≤7 (54% vs 18%), EASI≤5 (48% vs 13%), EASI≤3 (36% vs 10%) ed EASI≤1 (20%vs 4%) (p<0,001 per tutti).
Alla settimana 52, i gruppi lebrikizumab Q2W/lebrikizumabQ4W/sospensione di lebrikizumab) hanno raggiunto rispettivamente i seguenti risultati:
- il 75,7%/83,7%/67,7% dei pazienti ha mantenuto un punteggio EASI≤7
- il 70,7%/77,0%/62,1% ha mantenuto un punteggio EASI≤5
- il 64,8%/66,9%/49,5% ha riportato un punteggio EASI≤3
- il 49,9%/45,5%/26,6% ha riportato un punteggio EASI≤1.
Gli autori guidati da Diamant Thaçi dell’Institute And Comprehensive Center For Inflammatory Medicine presso l’Università di Lubecca in Germania, hanno concluso che «alla settimana 16 oltre il 50% dei pazienti sottoposti a monoterapia con lebrikizumab 250 mg ogni 2 settimane ha raggiunto un punteggio EASI≤7, che indica una dermatite atopica lieve, il 48% e il 36% hanno raggiunto obiettivi ottimali (EASI≤5 ed EASI≤3) e il 20% ha raggiunto un punteggio EASI≤1 (un endpoint più restrittivo che indica una pelle libera o quasi libera da lesioni)»
«La percentuale di responder alla settimana 16 che aveva raggiunto punteggi EASI≤7, ≤5 e ≤3 è rimasta stabile nel tempo in entrambi i bracci lebrikizumab, mentre la quota che aveva raggiunto punteggio EASI≤1 è rimasta stabile e addirittura è aumentata nel tempo» hanno aggiunto.
Lebrikizumab in pazienti non adeguatamente controllati/non idonei alla ciclosporina A
Una seconda analisi presentata al congresso ha riportato i dati relativi al trattamento con lebrikizumab in combinazione con corticosteroidi topici (TCS) in pazienti con dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllati/non idonei alla ciclosporina A alle settimane 16 e 52 dello studio ADvantage.
La ciclosporina A è approvata nell’Unione Europea per il trattamento della dermatite atopica grave, ma la sua efficacia potrebbe non essere ottimale in alcuni pazienti e la sua sicurezza ne limita l’uso a lungo termine.
I pazienti adulti/adolescenti (età compresa tra 12 e 18 anni) sono stati randomizzati in rapporto 2:1 a ricevere lebrikizumab 250 mg + TCS oppure placebo + TCS ogni 2 settimane. Dopo un periodo di 16 settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli, tutti i partecipanti hanno ricevuto lebrikizumab 250 mg ogni 2 settimane durante il periodo di mantenimento in aperto di 36 settimane con uso opzionale di TCS.
L’endpoint primario di efficacia era la risposta EASI 75 alla settimana 16, mentre gli endpoint secondari di efficacia includevano la risposta EASI 75 alla settimana 52 e la risposta EASI 90, il punteggio IGA 0/1 e un miglioramento di almeno 4 punti nella scala numerica di valutazione del prurito (4-pruritus Numeric Rating Scale, NRS) alle settimane 16 e 52.
Miglioramento significativo dei segni e dei sintomi della malattia
In totale sono stati randomizzati 331 pazienti, 220 a lebrikizumab + TCS e 111 a placebo + TCS). Alla settimana 16 la percentuale di soggetti trattati con lebrikizumab + TCS/placebo + TCS che hanno raggiunto la risposta EASI 75 era pari al 68,4%/40,8%, per la risposta EASI 90 era del 42,9%/20,8%, per l’IGA 0/1 era del 42,0%/24,5% e per il 4-pruritus NRS era del 49,9%/29,7%.
Alla settimana 52, la percentuale di pazienti trattati con lebrikizumab + TCS durante lo studio/passati da placebo + TCS a lebrikizumab + TCS che ha raggiunto la risposta EASI 75 è stata dell’88,9%/90,8%, per la risposta EASI 90 è stata del 71,7%/71,3%, per l’IGA 0/1 è stata del 64,4%/70,1% e per la 4-pruritus NRS è stata del 71,3%/68,1%. La sicurezza è stata coerente con il profilo noto di lebrikizumab.
«Lebrikizumab 250 mg ogni 2 settimane in combinazione con corticosteroidi topici ha migliorato significativamente i segni e i sintomi della dermatite atopica in pazienti adulti e adolescenti affetti dalla forma da moderata a grave non adeguatamente controllata o non eleggibile alla ciclosporina A alla settimana 16 e alla settimana 52» hanno concluso gli autori.
Referenze
Thaçi et al. Absolute EASI response achieved with lebrikizumab over 16 and 52 weeks in patients with moderate-to-severe atopic dermatitis.
Warren RB et al. Lebrikizumab improves signs/symptoms of moderate-to-severe atopic dermatitis in patients inadequately controlled/ineligible for cyclosporine: week 16/52 results of a phase 3 clinical study (Advantage).

