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Narcolessia: miglioramenti clinici promettenti con oveporexton

Narcolessia: la Commissione europea ha approvato l'autorizzazione all'immissione in commercio di solriamfetol per migliorare la veglia e ridurre l'eccessiva sonnolenza diurna

Oveporexton, agonista selettivo orale del recettore orexinico 2, ha prodotto miglioramenti significativi della sonnolenza diurna in pazienti adulti con narcolessia tipo 1

Uno studio di fase 2b, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha dimostrato che oveporexton, agonista selettivo orale del recettore orexinico 2, ha prodotto miglioramenti significativi della sonnolenza diurna e della frequenza degli episodi di cataplessia in pazienti adulti con narcolessia tipo 1, rispetto al placebo.

Il trattamento ha evidenziato benefici clinicamente rilevanti in tutte le dosi testate, con durata di somministrazione pari a otto settimane.

Endpoint primario: latenza media del sonno 
Lo studio, coordinato da Yves Dauvilliers, direttore del Centro per i Disturbi del Sonno-Veglia presso il Dipartimento di Neurologia dell’Ospedale Gui de Chauliac di Montpellier, ha incluso 112 partecipanti adulti, di età compresa tra 18 e 70 anni, affetti da NT1.

I pazienti sono stati randomizzati in cinque bracci: quattro gruppi attivi con dosaggi differenziati (0,5/0,5 mg, 2/2 mg, 2/5 mg somministrati due volte al giorno, oppure 7 mg somministrati una volta al giorno) e un gruppo placebo.

La variabile principale era la latenza media del sonno misurata tramite il Maintenance of Wakefulness Test (MWT). A otto settimane, le variazioni medie rispetto al basale nella latenza del sonno sono risultate pari a 12,5, 23,5, 25,4, 15,0 e −1,2 minuti rispettivamente, con differenze statisticamente significative (P ≤0,001) tra ciascun gruppo attivo e il gruppo placebo.

I valori medi di latenza del sonno registrati nei gruppi attivi si sono avvicinati a quelli generalmente osservati in soggetti sani, indicando una normalizzazione del profilo di vigilanza.

Valutazione degli episodi di cataplessia
Tra le variabili secondarie, è stata analizzata la variazione del punteggio totale dell’Epworth Sleepiness Scale (ESS), che ha mostrato una riduzione media di −8,9, −13,8, −12,8, −11,3 e −2,5 punti nei gruppi attivi e placebo, rispettivamente, con significatività statistica per tutte le comparazioni (P ≤0,004).

Inoltre, la frequenza settimanale degli episodi di cataplessia alla settimana 8 è risultata pari a 4,24, 3,14, 2,48, 5,89 e 8,76 episodi nei rispettivi gruppi, con differenze significative (P <0,05) nei gruppi trattati con 2 mg due volte al giorno e 2/5 mg al giorno rispetto al placebo, indicando una riduzione degli episodi cataplettici.

Gli autori hanno sottolineato che i miglioramenti osservati coinvolgevano l’intero spettro sintomatologico della NT1.

Qualità della vita e sicurezza del trattamento
In fase esplorativa, sono stati valutati il Narcolepsy Severity Scale per Clinical Trials (NSS-CT) e il questionario di valutazione della qualità di vita composto da 36 item (SF-36), al fine di misurare la qualità di vita dei pazienti.

I punteggi delle sottoscale NSS-CT hanno mostrato miglioramenti consistenti in numerose dimensioni del sintomo, mentre tutti i gruppi attivi hanno riportato progressi clinicamente significativi nel profilo di qualità di vita misurato tramite SF-36.

Dal punto di vista della sicurezza, gli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) più frequenti sono stati insonnia (48%, con risoluzione nella maggior parte dei casi entro una settimana), aumento della necessità urinaria (30%) e della frequenza minzionale (29%).

Gli eventi riportati sono stati perlopiù lievi o moderati e si sono presentati entro 1-2 giorni dall’inizio del trattamento, con carattere transitorio. Non sono stati segnalati episodi di epatotossicità né disturbi visivi.

Infine, è stato osservato che il 95% dei partecipanti ha proseguito nel protocollo di estensione a lungo termine, con numerosi soggetti che hanno raggiunto o superato un anno di trattamento continuativo.

Bibliografia
Dauvilliers Y, Plazzi G, Mignot E, et al. Oveporexton, an Oral Orexin Receptor 2-Selective Agonist, in Narcolepsy Type 1. N Engl J Med. 2025 May 15;392(19):1905-1916. doi: 10.1056/NEJMoa2405847. leggi

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