Ogni anno, circa 400 bambini in Europa (40 in Italia), con un’età media di soli 7 anni, si ammalano di un tumore cerebrale tra i più aggressivi: il glioma diffuso della linea mediana
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Ogni anno, circa 400 bambini in Europa (40 in Italia), con un’età media di soli 7 anni, si ammalano di un tumore cerebrale tra i più aggressivi: il glioma diffuso della linea mediana, in particolare il glioma intrinseco del ponte.
Un numero che, come sottolinea la Dottoressa Maura Massimino , Direttore della Pediatria Oncologica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, equivale a “una scuola elementare che scompare ogni anno”.
In questo contesto drammatico, arriva però una notizia che segna un punto di svolta: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20 giugno (leggi), l’Aifa ha approvato – nella sezione dedicata ai farmaci non di uso corrente – una combinazione terapeutica innovativa, sviluppata proprio all’Istituto Nazionale dei Tumori (INT), che potrà cambiare il destino di questi bambini.
Il protocollo che allunga la vita e accende la speranza
La combinazione, messa a punto nel 2009 presso l’INT, unisce Nimotuzumab, anticorpo monoclonale diretto contro il recettore EGFR, e Vinorelbina, un chemioterapico tradizionale, in associazione con la radioterapia.
“Con questo approccio – spiega la Dottoressa Massimino – siamo riusciti ad aumentare la sopravvivenza mediana da 10 a 14,5 mesi e abbiamo anche un piccolo gruppo di bambini che possiamo considerare guariti. Per una malattia che, fino ad oggi, lasciava pochissime speranze, è un risultato rilevante”. Dalla sperimentazione all’approvazione ufficiale: ora la cura è per tutti Il farmaco Nimotuzumab, fino a oggi disponibile solo attraverso importazioni speciali, diventa ora parte di uno schema terapeutico riconosciuto ufficialmente dallo Stato. “Significa che finalmente anche a livello governativo – continua la Dottoressa Massimino – viene certificato un avanzamento concreto nella cura di questa patologia, il primo da oltre 50 anni”. Grazie all’approvazione AIFA, la terapia sarà a carico del Servizio Sanitario Nazionale e potrà essere garantita in modo uniforme su tutto il territorio, senza più disparità tra ospedali o regioni. Questo importante traguardo conferma ancora una volta il ruolo centrale della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nella ricerca e nell’innovazione in oncologia pediatrica, a livello nazionale e internazionale.