A Roma rimossi i manifesti della Lega, il Carroccio punta il dito contro il Campidoglio: “È censura”. Il Comune replica: “Applicato solo il regolamento”
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Al grido di “censura” e “bavaglio comunista” la Lega ha puntato il dito contro il Comune di Roma per aver rimosso dei manifesti sul dl sicurezza nelle strade della Capitale.
“Apprendiamo con enorme rammarico che il Comune di Roma avrebbe agito per far rimuovere i manifesti della Lega, affissi e regolarmente pagati a Roma, sul decreto Sicurezza. Una censura a tutti gli effetti che riteniamo assolutamente ingiusta, specie se fatta da una amministrazione che non ha mostrato alcuna timidezza quando c’era da sostenere manifestazioni di sinistra. Cercare di mettere a tacere gli avversari politici con questi mezzucci subdoli è contrario ai principi democratici su cui si fonda il nostro Paese. Andremo fino in fondo per far luce su questa vicenda. La Lega continuerà a stare al fianco dei cittadini onesti e perbene”. Così il vicesegretario federale della Lega, Claudio Durigon, in merito alla vicenda.
LEGA: CENSURA SINISTRA CONTRO SUCCESSI SALVINI, VERGOGNA GUALTIERI
“Quello di oggi è un vergognoso episodio di censura firmato Gualtieri contro la Lega e contro Matteo Salvini, con il chiaro intento di nascondere ai cittadini i successi ottenuti con il decreto Sicurezza. Un tentativo di silenziarci ridicolo e maldestro, soprattutto se pensiamo che lo stesso Comune di Roma ha pagato con i soldi dei cittadini la manifestazione pro-Europa della sinistra solo qualche mese fa. Mentre la Lega combatte contro gli scippi e le occupazioni abusive, la sinistra vuole metterci il bavaglio”. Così in una nota Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera.
LA REPLICA DEL CAMPIDOGLIO: APPLICATE SOLO LE NORME VIGENTI
Tutte accuse, che secondo il Campidoglio non stanno in piedi, poiché si è trattato “di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini, in conformità con l’art. 12-bis del Regolamento in materia di pubblicità, di cui alla n. 141/2020 che vieta esposizioni pubblicitarie il cui contenuto contenga stereotipi legati all’appartenenza etnica. Non si tratta dunque di censura, ma dell’applicazione puntuale delle norme vigenti. Resta ovviamente possibile presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento”.
Nei manifesti infatti si legge: “Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse” e ancora “Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore”. Le due frasi sono accompagnate da immagini in cui compaiono alcune persone di etnia rom e di colore.
VERDUCCI (PD): CAMPAGNA LEGA VERGOGNOSA, BENE COMUNE ROMA
“La campagna di propaganda della Lega Nord sul cosiddetto ‘decreto Sicurezza’ in cui a proposito di occupazione di case e di scippi vengono mostrate foto (non vere ma realizzate con i programmi di intelligenza artificiale) che mostrano persone nere e rom sono assolutamente vergognose. È una campagna discriminatoria, che non c’entra nulla con la libertà di espressione. Quei manifesti violano gli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione, che parlano dei principi di non discriminazione e di eguaglianza. Fa benissimo il Comune di Roma ad applicare il Regolamento del Campidoglio in materia e a disporne la rimozione. Quei manifesti sono una vergognosa campagna discriminatoria”. Così in una nota il senatore Francesco Verducci, vicepresidente commissione Antidiscriminazioni del Senato.
MAGI: PRONTA DENUNCIA PER MANIFESTI RAZZISTI LEGA
“Nei giorni scorsi avevamo predisposto, insieme ad altri ricorrenti, una denuncia alla Procura della Repubblica per chiedere l’apertura di un’indagine sui manifesti affissi dalla Lega a Roma il 15 luglio scorso, in quanto contenenti messaggi apertamente discriminatori, razzisti e lesivi della dignità umana. Le immagini in questione, diffuse anche dai canali social ufficiali del ministro Matteo Salvini, e accompagnate da dichiarazioni denigratorie, assimilano la figura della donna rom a una ladra, l’uomo nero a un occupante abusivo, e un giovane attivista con i dread a un criminale ambientale. Si tratta di una comunicazione politica costruita su stereotipi etnici e sociali, con un chiaro intento di istigare l’odio, la paura e il disprezzo verso categorie marginalizzate. Per gli stessi motivi alla base dell’esposto, bene ha fatto il comune di Roma a far rimuovere i manifesti. Noi depositeremo comunque la denuncia”. Lo annuncia il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. “Questa campagna, orchestrata con mezzi pubblici e in spazi pubblici, non è propaganda elettorale: è propaganda d’odio e non può essere tollerata. Nel video pubblicato il 16 luglio da Salvini davanti all’Università La Sapienza, gli studenti vengono bollati come ‘compagni’ che stanno ‘con gli occupanti e non con le persone perbene’. Una frase gravissima, che alimenta divisioni, colpevolizza il dissenso e trasforma la protesta sociale in devianza penale. È una strategia nota: criminalizzare la povertà e chi la denuncia, e offrire come capro espiatorio i più deboli. Non resteremo in silenzio mentre si legittima l’odio attraverso le istituzioni. Abbiamo il dovere, oggi più che mai- conclude Magi- di difendere la democrazia dalla barbarie del razzismo di Stato”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)