Per la gestione della dermatite atopica negli adulti, l’American Academy of Dermatology (AAD) ha pubblicato di recente un aggiornamento delle precedenti linee guida
Per la gestione della dermatite atopica negli adulti, l’American Academy of Dermatology (AAD) ha pubblicato di recente un aggiornamento delle precedenti linee guida per includere quattro agenti da poco approvati dalla FDA, ovvero tapinarof crema, roflumilast crema, lebrikizumab e nemolizumab (in combinazione con terapia topica).
Il gruppo di lavoro multidisciplinare ha applicato l’approccio GRADE (Grading of Recommendations Assessment, Development, and Evaluation) per valutare i nuovi dati e formulare raccomandazioni terapeutiche. Tutte e quattro le nuove terapie hanno ricevuto raccomandazioni forti basate su evidenze di elevata certezza.
Tapinarof crema 1%
Un agonista non steroideo del recettore degli idrocarburi arilici approvato nel 2024 per la dermatite atopica da moderata a grave. In quattro studi clinici (n = 1.169), l’applicazione una volta al giorno per 8-12 settimane ha portato a miglioramenti statisticamente e clinicamente significativi nell’Investigator’s Global Assessment (IGA), nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75) e nei punteggi del prurito.
Roflumilast crema 0,15%
un inibitore della fosfodiesterasi-4 approvato nel 2024 per la malattia da lieve a moderata. Gli studi clinici (n = 1.427) hanno dimostrato miglioramenti significativi nel punteggio IGA e nella risposta EASI-75 dopo 4 settimane.
Lebrikizumab
Un anticorpo monoclonale diretto contro l’interleuchina (IL)-13 approvato nel 2024 per la dermatite atopica da moderata a grave. In oltre 1.700 pazienti, il trattamento con o senza corticosteroidi topici ha portato a notevoli miglioramenti negli esiti clinici e nei risultati riferiti dai pazienti.
Nemolizumab (con terapia topica)
Un inibitore del recettore della IL-31 approvato nel 2024 per pazienti di almeno 12 anni di età con malattia non adeguatamente controllata con le terapie topiche. In tre studi clinici (n = 1.256), nemolizumab in associazione a corticosteroidi topici (con o senza inibitore topico della calcineurina) ha portato a significative riduzioni del prurito e a miglioramenti dell’EASI-75 e del Dermatology Life Quality Index (DLQI).
Algoritmo di trattamento aggiornato
Le linee guida includono anche algoritmo di trattamento aggiornato per aiutare i medici a integrare questi agenti nella pratica clinica, sottolineando in particolare:
- Gestione di base: include creme idratanti, routine di lavaggio e prevenzione dei fattori scatenanti.
- Percorso di escalation: utilizzo dei nuovi agenti topici (tapinarof, roflumilast) e biologici (lebrikizumab, nemolizumab) nelle fasi di trattamento della malattia da moderata a grave.
- Opzioni sistemiche: biologici, JAK inibitori e immunosoppressori rimangono scelte chiave per la malattia refrattaria.
«La necessità di un aggiornamento delle linee guida è un riflesso degli straordinari progressi nella cura della dermatite atopica. Avere due nuove terapie topiche non steroidee è piuttosto significativo» ha commentato l’autore senior Robert Sidbury, co-presidente del comitato per le linee guida e primario di dermatologia presso il Seattle Children’s Hospital di Seattle. «I pazienti sono da tempo insoddisfatti delle opzioni topiche, che sono state ostacolate da problemi di sicurezza e da intolleranze come il bruciore nel sito di applicazione».
Riflesso sulla pratica clinica
Avere a disposizione diverse opzioni a elevata certezza crea nuove opportunità, ma anche nuove sfide nel processo decisionale. Sidbury ha esortato i medici a non basarsi solo sull’efficacia. «Per esempio un paziente con difficoltà oculari al basale dovrebbe essere consapevole che i biologici anti-IL-4/13 o anti-IL-13 possono causare o esacerbare la congiuntivite» ha spiegato. «In questo caso potrebbe essere più appropriato ricorrere a nemolizumab o a un JAK inibitore, che non comportano rischi oculari. Allo stesso modo, i pazienti con rischio cardiovascolare potrebbero voler evitare i JAK inibitori».
Gli autori hanno tuttavia riconosciuto alcuni importanti limiti dei dati relativi ai nuovi agenti. La maggior parte degli studi clinici è stata a breve termine (≤ 24 settimane) e la sicurezza a lungo termine, la durata della risposta e l’efficacia comparativa di questi farmaci non sono ancora note.
Si prevede che l’aggiornamento avrà un impatto immediato in ambito clinico. «La cura della dermatite atopica è stata a lungo una questione off-label» ha osservato Sidbury. «Prima del 2017, l’unica terapia sistemica approvata dalla FDA prevedeva l’uso di steroidi sistemici, ma da allora sono state approvati numerosi nuovi trattamenti topici e sistemici, e molti altri sono in arrivo». Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per comprendere quali terapie possono essere più efficaci per specifici sottotipi di pazienti, in base a età, etnia, sesso o fenotipo della malattia, ha aggiunto.
Referenze
Davis DMR et al. Focused update: Guidelines of care for the management of atopic dermatitis in adults. J Am Acad Dermatol. 2025 Jun 17:S0190-9622(25)02125-5.

