Judo per cinture nere, pubblicato per la prima volta nel 1952, mostra come il lavoro sul corpo possa aiutare i praticanti a sviluppare la propria consapevolezza mentale e fisica al massimo
![]()
Moshe Feldenkrais, noto soprattutto per essere stato il pioniere della terapia somatica che porta il suo nome, fu anche uno dei primi praticanti europei di judo e scrisse una serie di influenti testi sull’argomento. Presenta infatti il judo come l’arte di usare tutte le parti del corpo per promuovere la salute generale e come parte della “cultura di base del corpo”, e ne rivela il potenziale nel creare un senso di ritmo del movimento e nel migliorare la coordinazione fisica e mentale.
Judo per cinture nere, pubblicato per la prima volta nel 1952 e ora ristampato con una nuova prefazione e diversi contributi che approfondiscono l’approccio completo, mostra come il lavoro sul corpo possa aiutare i praticanti a sviluppare la propria consapevolezza mentale e fisica al massimo del loro potenziale.
Tratta approfonditamente posizioni e movimenti specifici – la posizione a cavalcioni, l’approccio a ore 6, le tecniche di caduta – grazie a una scrittura semplice e comprensibile e all’ausilio di numerosissimi chiari disegni al tratto. Ma cosa ancora più importante, mostra come questo lavoro di base possa aiutare i praticanti a sviluppare la consapevolezza mentale e fisica al massimo del loro potenziale.