Bristol Myers Squibb sigla accordo per co-sviluppare e co-commercializzare un anticorpo bispecifico, il candidato di BioNTech, BNT327, che mira a PD-L1xVEGF-A
Nel mese di novembre, BioNTech aveva acquisito per 800 milioni di dollari Biotheus il suo partner biotech con sede in Cina. Ora, il produttore farmaceutico tedesco riceverà $1,5 mld in anticipo da Bristol Myers Squibb per co-sviluppare e co-commercializzare un anticorpo bispecifico derivato da quell’acquisizione. Il candidato di BioNTech, BNT327, mira a PD-L1xVEGF-A.
BioNTech potrebbe anche ricevere ulteriori a 2 miliardi di dollari in pagamenti fino al 2028, ha dichiarato un portavoce, e fino a un massimo di 7,6 miliardi di dollari al superamento di traguardi di sviluppo, regolatori e commerciali.
L’accordo rappresenta una vittoria finanziaria per BioNTech, che ha ottenuto i diritti ex-Cina su BNT327 nel 2023 per 55 milioni di dollari anticipati e ha acquistato il suo partner Biotheus per 800 milioni di dollari anticipati alla fine dell’anno scorso. L’accordo conferisce a BMS una partecipazione del 50% a questo farmaco. È un rapido passaggio per un medicinale sperimentale sviluppato in una delle aree più calde della ricerca e sviluppo sul cancro: gli anticorpi bispecifici PD-L1xVEGF.
Özlem Türeci, il CMO e co-fondatore di BioNTech ha dichiarato: «Penso che il concetto di anti-PD-1 o PD-L1 e VEGF possa essere una piattaforma molto ampia e pan-tumorale: il modulatore di checkpoint di nuova generazione.»
BioNTech è posizionata testa a testa con Summit Therapeutics nella corsa per portare un bispecifico PD-1/L1xVEGF-A sul mercato statunitense. La biotech tedesca sta conducendo studi di fase 3 nel cancro ai polmoni—sia a piccole che a grandi cellule—e punta a iniziare un trial cruciale nel carcinoma mammario triplo negativo quest’anno. Anche Summit ha dati di fase 3 globali, ma BioNTech è davanti a tutti nella corsa.
BioNTec e Bms hanno ciascuna il diritto di combinare BNT327 con i propri asset di proprietà come parte dell’accordo. I due partner condivideranno equamente i costi di sviluppo e produzione e condivideranno in modo equo profitti e perdite.
Quello di oggi rappresenta uno dei più grandi accordi per Bristol Myers dalla sua serie di accordi nel 2023, quando ha acquisito il produttore di farmaci per la schizofrenia Karuna Therapeutics e due aziende oncologiche, il farmaco anti KRAS di Mirati Therapeutics e lo sviluppatore di radiofarmaci RayzeBio.
BioNTech, che è diventata un punto di riferimento globale durante la pandemia per il suo lavoro sul vaccino Covid-19, ha speso gli ultimi anni tornando alle proprie radici in oncologia sviluppando vaccini contro il cancro, coniugati anticorpo-farmaco e altre modalità. “Crediamo che BNT327 abbia il potenziale per diventare una base fondamentale per l’immuno-oncologia, andando oltre gli inibitori del checkpoint a meccanismo singolo ed espandendosi in più indicazioni di tumori solidi,” ha dichiarato il CEO di BioNTech Uğur Şahin. Il patto di sviluppo con Bristol Myers potrebbe essere un enorme vantaggio per il suo futuro.
Coinvolgere il supporto di Bms potrebbe aiutare BioNTech a massimizzare il suo vantaggio di primo arrivato accelerando l’esplorazione e la convalida del potenziale di BNT327. BMS è un attore di primo piano nel settore degli inibitori del checkpoint, un mercato che potrebbe essere sconvolto dai bispecifici PD-1/L1xVEGF-A, dopo anni di investimenti nei suoi attuali farmaci oncologici, ormai in fase di invecchiamento, Opdivo e Yervoy.
Un settore sempre più caldo
Altre biopharma stanno sviluppando candidati nel settore, tra cui Merck, Pfizer e Summit Therapeutics. Tutte e tre queste aziende sono anche andate in Cina per trovare i loro trattamenti sperimentali. Anche aziende biotech più piccole sono attive nel campo, tra cui Ottimo Pharma.
Venerdì scorso L’annuncio dei risultati principali di Summit per il suo candidato derivato da Akeso, ivonescimab, ha scatenato il panico nel settore, con un calo delle azioni nonostante l’outlook complessivamente positivo degli analisti sul farmaco. Nello studio HARMONi ivonescimab ha ridottpo la PFS del 48% e la OS del 21%, ma quest’ultimo dato non ha raggiunto la significatività.
Pfizer ha ulteriormente alzato la posta il mese scorso pagando a 3SBio 1,25 miliardi di dollari anticipati per un bispecifico PD-1xVEGF che entrerà nella fase 3 in Cina quest’anno.

