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“Il caffè in Italia fa schifo” è il nuovo libro di Valentina Palange

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Con Il caffè in Italia fa schifo, Valentina Palange firma un saggio fotografico coraggioso e necessario, destinato a far discutere, disponibile in libreria e online

Dal 2018 Palange racconta il mondo dello specialty coffee con uno sguardo critico e appassionato. Ora porta in libreria una riflessione profonda – personale e collettiva – sull’industria del caffè italiana, spesso prigioniera di abitudini consolidate, filiere opache e scarsa consapevolezza.

Con tono diretto e privo di compromessi, l’autrice denuncia l’anomalia tutta italiana di un caffè che, pur essendo simbolo nazionale, è spesso frutto di scelte commerciali discutibili e di una cultura stagnante. Dalla scoperta dello specialty coffee alla presa di coscienza del sistema attuale, Il caffè in Italia fa schifo è un invito urgente a rimettere in discussione ciò che diamo per scontato, tazzina dopo tazzina.

“È tempo di smettere di dare rilevanza a chi usa il potere per comprare baristi e titolari di caffetterie, approfittandosi dell’ignoranza diffusa. È tempo di pensiero critico” scrive Valentina Palange.

Il libro punta il dito anche sulle condizioni di lavoro di tanti baristi italiani: sottopagati, poco valorizzati, invisibili rispetto ai colleghi di altri Paesi dove la figura del barista è sempre più qualificata e riconosciuta. Un cambiamento culturale è possibile – e necessario – ma passa dall’informazione, dalla consapevolezza e dal rispetto di tutta la filiera.

Il caffè in Italia fa schifo” non è solo una provocazione: è un grido d’allarme, ma anche un atto d’amore verso il caffè e verso chi lo beve.

All’interno del libro si trovano ricette e indicazioni pratiche per prepararlo attraverso diversi metodi di estrazione, dai più moderni a quelli tradizionali che raccontano la storia del nostro Paese. A tenere insieme tutto c’è un unico filo conduttore: la storia personale dell’autrice.

Un percorso fatto di scoperte, conquiste e riflessioni che l’hanno portata a scrivere questo libro. Per un caffè buono, giusto, consapevole.

Per chi lo beve ogni giorno, per chi lo ha sempre rifiutato, e per chi ha sentito, in quella tazzina, qualcosa di profondamente sbagliato.

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