In streaming “Immagini sensibili”, il primo EP di Calliope


“immagini sensibili” è il primo album di CALLIOPE, progetto della cantautrice toscana Giulia Agostini, vincitrice del premio Music is the Best 2024

calliope

Dentro “immagini sensibili” ci sono storie vere, persone reali e animali fantastici ma non di fantasia, sentimenti esistiti per davvero, anche solo per un attimo.

«Il disco – racconta Calliope – contiene un gruppo di canzoni nate tra i miei 25 e 30 anni. Anni di crescita e di scosse, di fondamenta che crollano e mani che ricostruiscono. Anni di solidificazione, quando scopri di aver sbagliato tutto e vuoi rimediare».

Il filo rosso che le unisce è, appunto, l’immagine: parole che diventano scatti, istantanee che danno forma ai sentimenti, pennellate che imprimono il movimento su tela. Così i brani si trasformano in una fotografia o un quadro, per immortalare per sempre il tempo.

Ogni canzone è nata in solitaria, al pianoforte o alla chitarra, sempre partendo dal testo. L’album è stato prodotto a partire dall’estate del 2022 insieme ad Andrea Scardigli e Renato D’Amico.

«A livello testuale, mi sono lasciata ispirare dai poeti e dalle poetesse che ho incontrato lungo il mio  percorso: Giacomo Leopardi, Eugenio Montale, Fernando Pessoa, Emily Dickinson, Antonia Pozzi, Sylvia Plath, Mariangela Gualtieri, Patrizia Cavalli». Le loro voci, il loro modo di plasmare il linguaggio hanno influenzato profondamente la scrittura dell’artista. Così come la traccia lasciata dai luoghi in cui ha vissuto: nata e cresciuta in campagna, Calliope ha da sempre avuto un rapporto emotivo e simbolico con la natura. Le distese di terra, il ritmo lento delle stagioni, il silenzio interrotto solo dal vento o dal suono degli animali: tutto questo ha influenzato il suo modo di percepire il tempo, di relazionarsi con la noia e di raccontare  le emozioni. La natura è spesso una metafora, uno specchio in cui riflettersi, un elemento che dà corpo a sentimenti e ricordi.

Quello di Calliope è un mondo ricco di sfumature, di memoria emotiva, di influenze letterarie e di ispirazioni che vanno dal cantautorato italiano ad artisti come London Grammar e Florence + The Machine. Strumenti acustici si intrecciano con synth, cori riverberati e pause vuote che evocano atmosfere eteree e sospese, come a voler creare dei paesaggi sonori. Ma non mancano elementi più decisi: chitarre elettriche e pattern ritmici energici danno struttura e  contrasto, creando un equilibrio tra leggerezza e intensità.

TRACKLIST: 1. fiori finti fatti a mano – 2. zagara – 3. cuore/lingua – 4. fertili – 5. nontiscordardimé – 6. erba – 7. sempreverde