Nei pazienti con artrite psoriasica, secondo uno studio diagnosi più tardive e cure meno aggressive rispetto all’artrite reumatoide
Uno studio recentemente pubblicato su ARD ha evidenziato un dato preoccupante: i pazienti con artrite psoriasica (PsA) presentano una durata più lunga dei sintomi prima dell’invio allo specialista ed un intervallo maggiore tra la prima visita dal medico di base e la diagnosi, rispetto ai pazienti con artrite reumatoide (AR).
I risultati di questo studio sottolineano l’importanza di formare sia i pazienti sia il personale sanitario, al fine di favorire una diagnosi e un trattamento più tempestivi e aggressivi, migliorando così gli outcome a lungo termine.
Razionale e disegno dello studio
In letteratura erano già presenti studi che avevano indicato che, pur avendo un impatto di malattia e una funzionalità fisica simili al momento della diagnosi, i pazienti con PsA subivano ritardi maggiori nella diagnosi. Inoltre, risultavano meno propensi al trattamento con terapie di combinazione e potevano presentare un maggior carico di malattia tre mesi dopo la prima visita.
Il nuovo studio, invece, si è posto l’obiettivo di comprendere meglio i ritardi diagnostici, confrontando i tempi dalla presentazione al medico di base alla diagnosi nei pazienti con PsA rispetto a quelli con AR. Si è voluto confrontare, inoltre, l’attività di malattia, l’impatto clinico e l’inizio del trattamento, incluso l’approccio ‘treat-to-target’ e la terapia con DMARD, tra i due gruppi in studio.
A tal scopo, i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti nell’ambito dell’Audit Nazionale per l’Artrite Infiammatoria Precoce (NEIAA) promosso dalla British Society for Rheumatology nel 2018. I pazienti inclusi avevano ≥16 anni e si erano rivolti per la prima volta a centri reumatologici specializzati in Inghilterra e Galles per sospetta artrite infiammatoria. In totale, 4240 pazienti sono risultati idonei: 2120 con AR e 2120 con PsA.
I dati relativi a pazienti con PsA sono stati poi incrociati in modo casuale a quelli di pazienti con AR per età e sesso. I pazienti con diagnosi di AR o di artrite infiammatoria poliarticolare (coinvolgimento di ≥5 articolazioni) sono stati seguiti nel tempo, con raccolta degli outcome riferiti dai pazienti al basale, a 3 mesi e a 12 mesi.
Risultati principali
Il tempo trascorso tra la comparsa dei primi sintomi e l’invio allo specialista è stato confrontato tra i due gruppi: il 40% dei pazienti con AR e PsA è stato inviato allo specialista entro 3 giorni lavorativi (P = 0,145). Tuttavia, i pazienti con PsA hanno mostrato una durata dei sintomi significativamente più lunga sia prima dell’invio che tra la prima visita e la diagnosi (P < 0,001).
Anche dopo l’invio allo specialista, si è osservato un ulteriore ritardo diagnostico simile ( hazard ratio aggiustato [aHR]: 0,87; IC95%: 0,79-0,96; P < 0,007 e aHR 0,86; IC95%: 0,80-0,95; P < 0,002, rispettivamente).
Inoltre, i ricercatori hanno osservato che, al basale, ad una percentuale significativamente inferiore di pazienti con PsA erano stati prescritti DMARD rispetto ai pazienti con AR (54% vs. 69%; P < 0,001).
Questa differenza si è mantenuta anche al follow-up a 3 mesi, con percentuali rispettivamente pari al 73,9% e all’87,5% (P < 0,001). Nei primi 3 mesi, i pazienti con PsA avevano più probabilità di iniziare la terapia con un singolo DMARD, mentre quelli con AR erano più frequentemente sottoposti a terapie di combinazione.
I dati sugli outcome riferiti dai pazienti erano disponibili per circa il 40% dei partecipanti al basale e il 20% al follow-up di 3 mesi. In particolare, 502 pazienti con PsA e 505 con RA avevano completato il questionario al basale, mentre 258 pazienti con PsA e 270 con RA avevano completato il follow-up.
Limitando l’analisi ai pazienti con dati completi, si è osservato un miglioramento di entità maggiore dei PRO nei pazienti con AR rispetto a quelli con PsA.
Implicazioni dello studio
Nel complesso, questi dati suggeriscono che i pazienti con PsA sperimentano ritardi diagnostici più lunghi, tendono ad essere meno sottoposti a trattamento con DMARD e presentano miglioramenti di entità minore degli outcome riferiti dai pazienti nei primi 3 mesi di cura. Di qui, la necessità, secondo i ricercatori, di arrivare ad una diagnosi e ad un trattamento più tempestivi e aggressivi, un obiettivo da raggiungere grazie ad una maggiore formazione sia per i pazienti che per il personale clinico.
Bibliografia
Charlton RA et al. Diagnostic delay and less intensive therapy for people with psoriatic arthritis compared with rheumatoid arthritis: A study nested within an English and Welsh audit data set. Annals of the Rheumatic Diseases. Published online March 29, 2025. doi:10.1016/j.ard.2025.02.020
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