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Depressione resistente: Quetiapina e litio a confronto

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La quetiapina si è dimostrata più efficace e probabilmente più economica rispetto al litio nel trattamento della depressione resistente

In uno studio pragmatico multicentrico pubblicato su “Lancet Psychiatry”, la quetiapina si è dimostrata più efficace e probabilmente più economica rispetto al litio nel trattamento della depressione resistente a lungo termine.

Il miglioramento dei sintomi depressivi nei pazienti trattati con quetiapina, misurato attraverso la scala di auto-valutazione Quick Inventory of Depressive Symptomatology (QID-SR), è stato significativamente maggiore rispetto a quello osservato nei pazienti trattati con litio (area sotto la curva delle differenze: -68,36; P=0,03).

I punteggi settimanali della QID-SR sono migliorati più rapidamente nel gruppo quetiapina rispetto al gruppo litio nel corso dei 12 mesi di trattamento.

Un altro aspetto rilevante dello studio ha riguardato i costi associati ai due trattamenti: la quetiapina ha registrato un costo medio di circa $3.500, inferiore rispetto ai $4.100 del litio, offrendo allo stesso tempo un guadagno maggiore in termini di anni di vita aggiustati per la qualità (Quality-Adjusted Life Years, QALYs), pari a 0,54 contro 0,47.

Simulazione della pratica clinica quotidiana
Lo studio – condotto da Anthony J. Cleare, del King’s College di Londra (UK), e colleghi – ha coinvolto 212 pazienti di età pari o superiore a 18 anni, con disturbo depressivo maggiore resistente al trattamento e con un punteggio di 14 o superiore sulla Hamilton Depression Rating Scale a 17 item.

I partecipanti erano stati selezionati in sei centri nel Regno Unito tra il dicembre 2016 e il luglio 2021. L’obiettivo era quello di simulare la pratica clinica quotidiana, assegnando casualmente i pazienti alla decisione di prescrivere litio o quetiapina, come avverrebbe normalmente in ambito clinico. Successivamente, il trattamento veniva iniziato e proseguito secondo gli standard di cura.

Il secondo obiettivo primario dello studio era il tempo alla sospensione del trattamento per qualsiasi causa, che non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi (P=0,12). Nel gruppo trattato con quetiapina, il 39% dei pazienti ha interrotto il trattamento entro 12 mesi, rispetto al 50% dei pazienti del gruppo litio.

Il tempo mediano alla sospensione era di 365 giorni per la quetiapina e di 212 giorni per il litio. I ricercatori hanno attribuito l’elevata interruzione iniziale nel gruppo litio a problemi di idoneità clinica, che hanno impedito la prescrizione del farmaco a alcuni partecipanti.

Tra gli esiti secondari, i pazienti trattati con quetiapina hanno mostrato una riduzione significativa della gravità della depressione dopo 12 mesi, con un punteggio medio di 20,2 sulla Montgomery–Åsberg Depression Rating Scale, contro 22,4 del gruppo litio (P=0,4).
Non sono state rilevate differenze significative nei tassi di risposta, remissione o adesione al trattamento. Gli eventi avversi gravi sono stati registrati nel 7% dei pazienti trattati con quetiapina rispetto all’11% dei pazienti del gruppo litio.

«I dati raccolti indicano un beneficio significativo, sia moderato che rilevante dal punto di vista clinico, della quetiapina rispetto al litio per il trattamento prolungato della depressione resistente al trattamento», hanno sottolineato Cleare e il suo team. «Questi risultati ampliano le evidenze precedenti che attestavano la non inferiorità della quetiapina rispetto al litio nel breve termine e ne evidenziano la possibile superiorità nel lungo periodo».

Criticità e implicazioni per il futuro
Lo studio ha presentato alcuni limiti, tra cui una significativa quantità di dati mancanti per alcuni esiti secondari, una rappresentazione limitata di gruppi etnici non bianchi e una distribuzione non uniforme per sesso e stato occupazionale tra i due gruppi.

Inoltre, secondo un editoriale associato allo studio, ulteriori ricerche sono necessarie per identificare le caratteristiche dei pazienti che potrebbero predire tollerabilità e risposta ai trattamenti di potenziamento per la depressione resistente.

Le autrici dell’editoriale, Hannah Betcher della Mayo Clinic di Rochester e Megan Kummerlowe di The Remedy Mental Health di Vadnais Heights (USA), hanno anche sottolineato l’importanza di valutare l’efficacia economica dei trattamenti oltre i 12 mesi, tenendo conto degli effetti collaterali a lungo termine legati alla quetiapina e al litio.

Nel complesso, lo studio ha aperto la strada a nuove considerazioni cliniche e terapeutiche per il trattamento della depressione resistente, suggerendo che la quetiapina potrebbe rappresentare una valida alternativa a lungo termine.

I punti chiave
• L’aggiunta di quetiapina si è dimostrata più efficace rispetto al litio nel trattamento della depressione resistente in questo studio pragmatico.
• La quetiapina ha inoltre migliorato gli anni di vita aggiustati per la qualità in misura maggiore rispetto al litio.
• I risultati hanno evidenziato la necessità di prevedere la tollerabilità e la risposta alle strategie di potenziamento.

Bibliografia:
Cleare AJ, Kerr-Gaffney J, Goldsmith K, et al. Clinical and cost-effectiveness of lithium versus quetiapine augmentation for treatment-resistant depression: a pragmatic, open-label, parallel-group, randomised controlled superiority trial in the UK. Lancet Psychiatry. 2025 Apr;12(4):276-288. doi: 10.1016/S2215-0366(25)00028-8. leggi

Betcher HK, Kummerlowe MN. Quetiapine augmentation for treatment-resistant depression. Lancet Psychiatry. 2025 Apr;12(4):243-244. doi: 10.1016/S2215-0366(25)00058-6. leggi

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