Stasera su Rai Storia il documentario di Francesco Bertolucci e del regista Victor Musetti, con la collaborazione di Claudio Cassetti, “I dimenticati di Sachsenhausen”
Fino a oggi si sapeva solo parzialmente quanti erano gli italiani deportati in quello che era noto come il campo di concentramento “modello” delle SS, Sachsenhausen. Mancavano uno studio e una ricerca approfonditi. Il documentario di Francesco Bertolucci e del regista Victor Musetti, con la collaborazione di Claudio Cassetti, “I dimenticati di Sachsenhausen” – in onda mercoledì 30 aprile alle 21.10 su Rai Storia con la contestualizzazione della professoressa Anna Foa – è la storia di una ricerca che passa attraverso campi di transito e concentramento, archivi e le storie dei deportati raccontate tramite la loro voce e quella dei propri cari.
Nel campo di concentramento di Sachsenhausen, alle porte di Berlino, furono deportate più di 200mila persone e in migliaia persero la vita. Proprio grazie alla vicinanza con Berlino, il campo di Sachsenhausen fu uno dei più estesi ed attivi durante il periodo nazista, nonché la sede dell’Ispettorato dei campi di concentramento, il centro nevralgico di coordinamento dei reparti delle SS. Aperto nel 1936, Sachsenhausen era inoltre deputato all’addestramento dei comandanti e del personale poi impiegato in strutture analoghe.
Nel documentario si racconta la ricerca, condotta dagli stessi autori, su tutti gli italiani deportati nel campo, circa 600 di cui 24 provenienti dalla Toscana, che ha portato alla creazione di una lista e alla messa in posa di una targa commemorativa all’interno del campo.

