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Bellezza semi-permanente: Microblading vs. Dermopigmentazione

Botulino bellezza chirurgia estetica

microblading

Mentre il microblading si concentra principalmente sulle sopracciglia, offrendo un aspetto definito e naturale, la dermopigmentazione si applica a una gamma più ampia di aree, promettendo versatilità e durata superiore.

Entrambe le tecniche hanno trasformato il concetto di bellezza permanente, permettendo alle persone di riacquistare sicurezza in loro stesse senza il bisogno di applicazioni giornaliere di make-up.

In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche distintive tra microblading e dermopigmentazione, esplorando come queste tecniche si differenziano e i benefici specifici che offrono.

Per assicurare un’informazione accurata e dettagliata, ci avvaliamo dell’esperienza di Federica Agnano, esperta di dermopigmentazione a Roma. La sua profonda conoscenza e competenza nel campo ci guideranno nel comprendere meglio queste metodologie, aiutandoci a identificare la soluzione più adatta alle diverse esigenze estetiche.

Cos’è il microblading?

Il microblading è una tecnica di trucco permanente utilizzata principalmente per migliorare l’aspetto delle sopracciglia. Si avvale di uno strumento manuale con una lama composta da tanti piccoli aghi ravvicinati, che incide la pelle praticando dei sottili “tagli” in superficie inserendo il colore all’interno.

Questo strumento, chiamato anche “microblade”, deposita i pigmenti nella parte più superficiale della pelle, creando linee sottili che imitano l’aspetto dei peli naturali, ed essendo uno strumento manuale è fondamentale che l’operatore presti la massima attenzione alla pressione applicata per l’uniformità del risultato e per favorire una corretta cicatrizzazione. Questa tecnica viene utilizzata per riempire le aree diradate delle sopracciglia, offrendo un risultato naturale che può durare circa 1 anno, a seconda del tipo di pelle e della cura post-trattamento.

Cos’è la Dermopigmentazione?

La dermopigmentazione, conosciuta anche come micropigmentazione, è una forma avanzata di trucco permanente che utilizza invece uno strumento elettromeccanico chiamato dermografo; si tratta di una penna con un ago molto sottile che, per effetto di un meccanismo elettrico, inserisce il pigmento leggermente più in profondità nella pelle rispetto al microblading. Questo tipo di strumento offre grande stabilità durante l’esecuzione, assistendo l’operatore nel mantenere pressione e profondità costanti. Questa tecnica è versatile e può essere applicata su diverse parti del corpo, ad esempio come sopracciglia, labbra, palpebre e anche cuoio capelluto.

La dermopigmentazione è particolarmente efficace per coloro che desiderano un look più duraturo e meno mantenimento, dato che i risultati possono perdurare fino a 3-5 anni prima di svanire completamente. Questa tecnica offre una maggiore stabilità dei pigmenti, rendendola ideale per trattamenti estetici come il camouflage di cicatrici o discromie cutanee.

Entrambe le tecniche hanno i loro vantaggi specifici e possono essere scelte in base alle esigenze estetiche personali e al tipo di risultato desiderato.

Confronto e differenze: parola all’esperta, Federica Agnano

Federica Agnano, esperta di trucco permanente a Roma, ci illustra le principali differenze tra microblading e dermopigmentazione basandosi sulla sua vasta esperienza nel settore.

Profondità del pigmento: “Il microblading applica il pigmento leggermente più in superficie rispetto alla dermopigmentazione che, invece, arriva leggermente più in profondità nella pelle, offrendo risultati più duraturi e resistenti agli agenti esterni.”

Durata e manutenzione: “Grazie alla sua profondità, la dermopigmentazione richiede meno manutenzione rispetto al microblading, con ritocchi necessari meno frequentemente. In genere è consigliato un ritocco una volta l’anno per mantenere il risultato stabile e brillante, ma gli effetti possono essere visibili anche fino a 3 anni dopo, a seconda delle caratteristiche individuali della pelle del cliente.”

Versatilità: “Mentre il microblading viene impiegato esclusivamente per le sopracciglia riproducendo sia l’effetto pelo che la sfumatura, la dermopigmentazione è estremamente versatile; nel caso delle sopracciglia è possibile realizzare anche in questo caso sia un effetto realistico che riproduce il pelo naturale che un effetto sfumatura che imita il make-up. Inoltre la dermopigmentazione con dermografo può essere applicata a diverse aree, come labbra, palpebre e cuoio capelluto, offrendo soluzioni personalizzate per ogni necessità estetica.”

Federica conclude: “Scegliere tra microblading e dermopigmentazione dipende dalle specifiche esigenze estetiche del cliente e dal tipo di risultato che desidera ottenere. È fondamentale consultare un professionista esperto per ricevere una valutazione personalizzata e scegliere il trattamento più adatto.”

Conclusione

E’ essenziale sottolineare l’importanza di affidarsi a un professionista qualificato nel campo del trucco semi-permanente. Le tecniche di microblading e dermopigmentazione richiedono una notevole abilità e conoscenza per garantire risultati estetici di alta qualità e sicurezza.

Fare la scelta giusta significa optare per un’esperta che non solo applica le migliori tecniche disponibili ma che offre anche una consulenza completa per rispondere a tutte le vostre domande e preoccupazioni. Non esitate a prendere appuntamento e trasformare il vostro desiderio di bellezza in realtà.

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