Su Rai 5 “Io, Duilio Cambellotti” in onda per Art Night


Il documentario “Duilio Cambellotti Arte senza fine”, scritto e diretto da Claudia Pampinella stasera su Rai 5 per Art Night

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Il percorso artistico di Duilio Cambellotti (1876-1960): è caratterizzato da una grande modernità. Lo racconta il doc “Duilio Cambellotti Arte senza fine”, scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane prodotto da D4 di Roma, in collaborazione con Rai Cultura, in onda in prima visione mercoledì 27 marzo alle 21.15 su Rai 5 per “Art Night” con Neri Marcorè.

Artista infaticabile, con più di 8000 opere realizzate, Cambellotti si è espresso in tutti i campi e attraverso tutte le tecniche, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Grafico, illustratore, disegnatore, pittore, scultore, ceramista, scenografo, costumista, decoratore, arredatore, incisore ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca come testimoniano le sue opere, rese “visibili” dall’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti di Roma; dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa; dal Museo Cambellotti di Latina; dalla Fondazione Elena e Claudio Cerasi e CoopCulture – Palazzo Merulana; dal Museo della Scuola e dell’Educazione ‘Mauro Laeng’, dell’Università degli Studi Roma Tre. Ma anche da collezionisti privati che con le loro acquisizioni ne confermano l’estrema modernità.

Duilio Cambellotti è l’esempio lampante di artista-artigiano per eccellenza: già nel 1900 è un grafico conosciuto e apprezzato, e collabora con periodici e riviste del tempo, mentre la collaborazione con la rivista “La Casa” del 1910, nata per modernizzare la dimora degli italiani, rivestirà un ruolo centrale nella sua attività di arredatore e progettista di spazi domestici.

All’inizio del suo percorso si inserisce perfettamente nel liberty italiano. Tra fine ‘800 e primo ‘900 infatti Cambellotti realizza lampioni pubblici, disegna gioielli, progetta mobili e arredi di ispirazione liberty, tutte opere che lo qualificano abbastanza presto come un artista attento alla linea della bellezza.

Negli anni successivi la sua poliedricità continua ad esprimersi negli ambiti più diversi attraverso un segno grafico che diventa riconoscibile ma c’è un ‘cuore’ comune alle sue molteplici espressioni artistiche: l’arte ‘con finalità sociali’.

Negli stessi anni la ricerca artistica continua anche nell’ambito del Teatro, una ricerca iniziata già nel 1908 con l’allestimento per La Nave di Gabriele D’Annunzio al Teatro Argentina di Roma. Ma l’impegno più lungo e coinvolgente sarà quello con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico per l’allestimento degli Spettacoli Classici al Teatro Greco di Siracusa. Lo testimonia il Fondo Cambellotti che l’Archivio Storico dell’INDA custodisce nel cuore della città in Ortigia, all’interno di Palazzo Greco.

Negli anni 30 Duilio Cambellotti è già un artista affermato. Il regime lo incaricherà della realizzazione di alcune opere all’interno di edifici pubblici come a Ragusa, Littoria e Bari. La sua arte è al servizio della fase più matura del regime e deve legarsi a una rappresentazione di temi imposti. Ma Cambellotti riesce però a tornare comunque sempre a quello che per lui è un motivo di grande ispirazione: la natura.