Cariche e manganellate contro studenti al corteo pro Palestina a Pisa: è polemica


Cariche e manganellate contro gli studenti delle superiori che partecipavano al corteo pro Palestina a Pisa. Il sindaco Michele Conti: “Amareggiato, ho chiesto conto al Questore”

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Cariche sugli studenti al corteo pro Palestina che si è tenuto a Pisa. Cariche e violente manganellate sono avvenute in mattinata nel centro di Pisa, durante il corteo studentesco: gli studenti hanno continuato ad avanzare intenzionati a raggiungere piazza dei Cavalieri (dove si trova la sede centrale dell’ateneo), ma i poliziotti che erano schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento. I video che circolano in rete sono impressionanti: gli studenti, pigiati contro la Polizia in un vicolo stretto, quando parte la carica cercano di indietreggiare.

Ma in alcuni casi vengono rincorsi e colpiti violentemente con il manganello dagli agenti del Reparto mobile in tenuta antisommossa. Alcuni studenti sono stati fermati dalla Digos. In un video, si vede uno studente sdraiato fermato per un controllo. La sinistra insorge e chiede conto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dell’operato delle forze dell’ordine: “Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia”, dice la segretaria del Pd Elly Schlein. È annunciata un’interrogazione urgente. da più parti si parla di immagini “non degne del nostro Paese” e di una democrazia.

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FRATOIANNI: “PIANTEDOSI SPIEGHI IN PARLAMENTO OPERATO FORZE ORDINE”

“Dopo Pisa, anche Firenze: di nuovo studenti caricati per un corteo per la Palestina. Non è possibile che sempre più spesso manifestazioni si concludano con manganellate sulla testa di giovani, e questa cosa dal punto di vista democratico è sempre più allarmante. Siamo ad un ‘eccesso di zelo’ inaccettabile. Presenteremo una interrogazione urgente, l’ennesima, a Piantedosi”. Lo afferma Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra parlando con i cronisti a Montecitorio a margine di una conferenza stampa.
Devono finirla, questa roba è inaccettabile– prosegue il leader di SI- e io penso che sia necessaria una iniziativa parlamentare, non solo nostra, non solo una interrogazione. Credo che dovremmo chiedere ai colleghi e alle colleghe degli altri gruppi parlamentari di immaginare una scorta democratica alle manifestazioni, con il massimo rispetto per l’autonomia degli studenti e dei manifestanti, ma dovremo fare la nostra parte- conclude Fratoianni- come parlamentari per garantire gli spazi di democrazia”.

CONTE: “DA PISA E FIRENZE IMMAGINI NON DEGNE NOSTRO PAESE”

“Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”. Lo dice il leader M5s, Giuseppe Conte sui social.

IL SINDACO DI PISA: “NON SI PUÒ USARE LA VIOLENZA SU STUDENTI, HO CHIESTO CONTO AL QUESTORE”

“Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come Sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a Questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto”: lo scrive su Facebook il sindaco di Pisa, Michele Conti, dopo i fatti di questa mattina. E prosegue: “Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero”.

CGIL: “CARICHE VIOLENTE FATTO GRAVISSIMO, NEL PAESE CLIMA REPRESSIVO”

“Le cariche violente di cui sono stati vittime studentesse e studenti a Pisa sono un fatto gravissimo, che esige delle spiegazioni e che non può essere derubricato a un incidente o a una cattiva gestione di quella singola piazza. Dal Paese arrivano segnali inquietanti sull’esercizio del diritto di espressione e del diritto al dissenso”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione.

“Torino, Roma, Napoli, Firenze, Bologna – ricorda la dirigente sindacale – e oggi Pisa: il Governo, incapace di rispondere con la politica, gli investimenti, i progetti, risponde alle istanze dei giovani con la Polizia, che sempre più spesso mette in essere azioni di contrasto alle proteste eccessivamente violente e gratuite”, prosegue.

“Nel Paese negli ultimi mesi – denuncia Ghiglione – si percepisce un clima pesante verso qualsiasi forma di pensiero critico: le minacce di bocciatura per gli studenti che hanno occupato le scuole, invocate dal ministro Valditara, ne sono il segno e hanno il sapore amaro della ritorsione verso coloro che intendano esprimere le loro opinioni”.

“Noi, che siamo convinti che la Polizia non sia un ammortizzatore sociale su cui scaricare le tensioni, né che gli operatori della sicurezza siano dei picchiatori, temiamo che dietro al ricorso sistematico alla violenza ci sia un disegno, volto a piegare il lavoro delle Forze di Polizia a strumento politico. Chiediamo immediati chiarimenti da parte del Governo sui fatti di Pisa- conclude Ghiglione- ma soprattutto chiediamo che cessi questo clima di repressione e di violenza nel nostro Paese”.

ZINGARETTI (PD): “VIOLENZA SPROPOSITATA E GRATUITA, CHI L’HA AUTORIZZATA?”

“Basta guardare le immagini delle manganellate contro gli studenti di Pisa per capire che si tratta di una violenza assolutamente spropositata e gratuita. La domanda da farsi è sul perché di questi comportamenti. Qualcuno nel Governo punta a un’esasperazione del clima politico in Italia? Si vuole puntare a una escalation dove la violenza torni a riempire le piazze e le strade? Qualcuno con il riflesso d’ordine pensa che gestire il potere lo autorizzi a violare principi e regole? Sono stati picchiati dei cittadini che manifestavano. Invece di gestire eventuali criticità si è preferito aumentare la tensione . A dare l’ordine sono stati gli stessi che hanno chiuso gli occhi di fronte ai saluti romani fascisti e, io penso giustamente, hanno evitato con ragionevolezza di inasprire il clima di fronte al blocco di strade e autostrade dei trattori. Si vogliono dunque criminalizzare dei giovami solo perché di un certo orientamento politico? In Italia il compito dello Stato è di garantirlo l’ordine pubblico, non di creare le premesse del disordine. Quindi, dietro tutto questo, o c’è una matrice politica, o c’è una grave inadeguatezza di chi ricopre determinati ruoli. Non so quale delle due sia peggiore. Noi ,nel chiedere chiarezza, vigileremo affinché sia tutelata e difesa la Costituzione e chiamiamo tutte e tutti a farlo con noi”. Così in una nota il democratico Nicola Zingaretti.

DI BIASE (PD): BASTA VIOLENZE POLIZIA CONTRO STUDENTI

“A Pisa e a Firenze i cortei pacifici delle associazioni studentesche si sono trasformati in un teatro di violenza. Si tratta dell’ennesimo episodio di carica dei poliziotti contro gli studenti, in questo caso gran parte minorenni. Il Ministro Piantedosi risponda sulla gravità di questi fatti. Sono episodi inaccettabili, il diritto a manifestare il proprio pensiero è sancito dalla Costituzione. Gravissime le dichiarazioni di esponenti della maggioranza che ringraziano i poliziotti che hanno manganellato gli studenti, bloccandoli a terra come fossero delinquenti”. Lo afferma in una nota la deputata Pd Michela Di Biase, capogruppo in commissione Infanzia e Adolescenza.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).