Al via i lavori per THEMVSEO, il museo d’arte contemporanea del futuro


Nel 2024 inizieranno i lavori per l’apertura di THEMVSEO il museo di Mario Vespasiani, situato nella splendida cittadina di Ripatransone nelle Marche

THEMVSEO

Nel 2024 inizieranno i lavori per l’apertura di THEMVSEO il museo di Mario Vespasiani – situato nella splendida cittadina di Ripatransone nelle Marche – un centro d’arte contemporanea di respiro internazionale che sfiora i 1.000 mq di superficie espositiva, disposto su due piani, tra sale interne e galleria esterna, con annesso un parco botanico che si estende per circa 2.500 mq.

Mara e Mario Vespasiani grazie alla loro lunga esperienza nelle arti visive e all’amore per la Riviera della Palme (di cui Vespasiani a dicembre ha ricevuto l’onorificenza) hanno deciso di recuperare un’intera area per realizzare un progetto ambizioso e coraggioso, dal prezioso valore culturale e di aggregazione sociale. THEMVSEO si pone come una realtà in grado di unire arte e natura, tradizione ed innovazione come indica il nome che coniuga inglese e latino, poiché Mara e Mario ritengono che l’arte fruita in un ambiente naturalistico sia il modo privilegiato e in futuro indispensabile, per favorire la piena comprensione del messaggio artistico, lo sviluppo della socialità e la crescita dell’intero territorio attraverso la cultura.

Sorge a Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno, città d’arte e storia che ha sempre avuto a cuore i principi del bello, dell’attenzione alla natura e dell’accoglienza. La struttura è ubicata in un’oasi di pace, a ridosso dell’Anfiteatro delle Fonti e della Selva dei Frati; è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico e comodamente in auto. Adiacente al museo, il parco botanico si estende sul versante delle mura medievali comunali che ospitano due torrioni, di cui uno dal grande interesse storico per la sua unicità, esaltando il legame arte-natura, storia-contemporaneità. Non solo nel mondo dell’arte, ma anche in città c’è già molto entusiasmo per l’idea, in quanto oltre alla stima per l’artista – note sono le sue qualità umane e professionali – indiscutibile è stato negli anni il suo contributo nella promozione del paese e nell’incoraggiare nuove imprese, non è un caso che nel tratto di corso dove sorge il suo studio tutte le attività si siano riconvertite verso un’offerta artigianale-artistica.
COME DIVENTARE PARTNER-MECENATE

THEMVSEO si finanzia autonomamente attraverso la vendita delle opere di Mario Vespasiani e in tale maniera chiunque, in varie modalità, è invitato a prendere parte attiva allo sviluppo del progetto. Ad ognuno è riservata la card personalizzata e gli sarà offerta la possibilità di figurare con nome e cognome all’interno dell’elenco generale dei filantropi.
E’ possibile aderire in tre modi:
 
Benefattori: Sono gli enti, le società o i privati che con maggiore convinzione contribuiranno a sostenere parte delle spese vive di ristrutturazione, manutenzione e gestione della struttura.
Sostenitori: Sono coloro che attraverso l’acquisto di una o più opere dell’artista agevoleranno l’impresa, rendendo possibile i lavori, l’apertura gratuita al pubblico del museo e del parco botanico nel più breve tempo possibile.
Amici: Sono coloro che non potendo partecipare all’acquisto delle opere destinate al sovvenzionamento, si faranno promotori, attraverso idee e collaborazioni o semplicemente mediante la promozione utile a valorizzare il centro.
FOCUS e OBIETTIVI:
Afferma Mario Vespasiani: THEMVSEO è stato immaginato per diventare un’opportunità per tutti e spero di prosperità per l’intero territorio, in quanto non sarà solo un contenitore delle mie opere, bensì uno spazio di progettualità, aperto alle idee e ai talenti. Determinante è l’area boschiva che lo avvolge e che conduce alla vista panoramica sul mare, per consentire un’esperienza diretta con la natura per poi immergersi nell’arte, perchè a nostro avviso tutto è collegato e così inteso il messaggio artistico può perfino sensibilizzare alla scoperta del senso del mistero e del sacro. Come il giardino di Monet a Giverny in Normandia, deve suggestionare la percezione e magari “trasportare” all’interno delle mie opere che sono state ispirate da quel contesto. Considero il museo un gesto di gratitudine, che dovevo ad un luogo e alle persone che mi hanno sempre amato. Un dono, mio e di Mara, a tutti quei bambini che potranno usufruire di una struttura adatta alla sperimentazione, all’interazione e alla conoscenza, proprio come avviene nei grandi musei internazionali. L’auspicio è che porti ricchezza ai nostri luoghi, di contenuti ma anche di opportunità lavorative: che possa servire da stimolo ai giovani a non lasciare il paese e agli imprenditori a seguire un esempio del genere, che racchiude innovazione e solidarietà.