Attiviste di Extinction Rebellion nude in piazza contro l’amore tossico


Le attiviste di Extinction rebellion nude in piazza oggi a Bologna, per denunciare le politiche climatiche del governo italiano e la violenza di genere diffusa

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Nude in piazza per protestare contro l’amore “tossico” verso il corpo femminile e la natura, nel giorno di San Valentino. È il gesto delle attiviste di ‘Extinction rebellion’ oggi a Bologna, nella centrale piazza Nettuno per denunciare le politiche climatiche del governo italiano e la violenza di genere diffusa, riportando disegni di alberi sulla pelle e la scritta “Il nostro corpo, la nostra terra” e alle spalle lo striscione “Ma quale amore su un pianeta tossico?”, mentre un simbolico Cupido con tanto di ali le colpiva con frecce “avvelenate”.

Sono qui oggi con il mio corpo nudo, quindi estremamente vulnerabile ed esposta, a prendere posizione e a ribellarmi contro questo sistema patriarcale e capitalista– spiega Claudia, attivista Xr- che nasconde sotto la parola amore, sotto la parola progresso, lo sfruttamento dei corpi e della Terra”. Proprio nel giorno di San Valentino, il messaggio è quello di chi vuol denunciare “un amore che ha alla base il concetto di possesso e che quindi, appunto ci ferisce e uccide. Oggi invece stiamo cercando di portare in piazza l’amore per la vita e per la Terra”.

Un flash-mob per denunciare l’oppressione, il possesso, l’appropriazione. “È una festa in cui in genere si racconta che bisogna celebrare le relazioni, l’amore, e soprattutto il benessere e la felicità che queste relazioni portano. Il problema è che è letteralmente una menzogna il modo in cui vengono raccontate in modo stereotipato- spiega Pasquale sempre di Xr- che di fatto nasconde quello che realmente succede sia nelle relazioni di genere”. Infatti, ricorda l’attivista, “sappiamo che in Italia ogni due giorni viene ammazzata una donna e questa donna viene ammazzata probabilmente dal suo ex compagno, al suo ex marito o addirittura a volte al suo figlio, in quelle che dovrebbero essere relazioni amorose”. Una violenza che allo stesso modo secondo il movimento succede con l’ecosistema.

“È passato quasi un anno dalle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna, che hanno causato alcuni morti e lo sfollamento di migliaia di persone, con una stima di danni di circa 9 miliardi di euro. Nel frattempo, il consumo di suolo continua a crescere senza tregua e il governo italiano ha annunciato di voler trasformare l’Italia in un hub del gas, un combustibile fossile che contribuisce in maniera determinante al riscaldamento del pianeta”.