Emicrania acuta: triptani, alcaloidi dell’ergot e antiemetici cure più efficaci


I trattamenti acuti più efficaci per le persone con emicrania sono risultati i triptani, gli alcaloidi dell’ergot e gli antiemetici

La somministrazione in clinica di ketamina intravenosa ha migliorato significativamente l'intensità del dolore in caso di emicrania cronica refrattaria

Nell’ambito di sette classi farmacologiche e 25 singoli farmaci, i trattamenti acuti più efficaci per le persone con emicrania sono risultati i triptani, gli alcaloidi dell’ergot e gli antiemetici, secondo una ricerca pubblicata online su “Neurology”.

«L’emicrania colpisce 1 miliardo di persone in tutto il mondo ed è tra le principali cause di anni di vita con disabilità» scrivono gli autori, guidati da Chia-Chun Chiang, docente di Neurologia presso la Mayo Clinic di Rochester (Minnesota, USA). «La disponibilità di terapie farmacologiche efficaci per l’emicrania acuta è fondamentale per ridurre la disabilità funzionale, alleviare la gravità dei sintomi e diminuire la durata degli attacchi di emicrania».

Chiang e colleghi avevano l’obiettivo di compilare un elenco di trattamenti efficaci per l’emicrania, incluso l’ibuprofene, e confrontarli testa a testa per capire quali fossero i più efficaci.

Studio retrospettivo basato su dati registrati da un’app per smartphone
Il loro studio retrospettivo ha inizialmente prodotto 10.842.795 record di attacchi di emicrania registrati su Migraine Buddy (https://migrainebuddy.com/), un’app per smartphone impiegata come diario elettronico, tra il 30 giugno 2014 e il 2 luglio 2020.

L’analisi finale ha incluso 4.777.524 coppie di esiti farmacologici da 3.119.517 attacchi di emicrania tratte 36.840 voci uniche di farmaci per 278.006 utenti. I ricercatori hanno esaminato 25 farmaci in sette classi: paracetamolo, FANS, triptani, analgesici associati, alcaloidi dell’ergot, antiemetici e oppioidi, combinando anche diverse dosi e formulazioni di ciascun farmaco secondo la nomenclatura generica.

Per analizzare l’odds ratio (OR) dell’efficacia del trattamento per ciascun farmaco è stato impiegato il modello di regressione logistica nidificata a due livelli, regolando la concomitanza e la covarianza per lo stesso utente, con analisi di sottogruppo condotte per i pazienti residenti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada.

In testa alla classifica, secondo l’analisi: triptani, alcaloidi dell’ergot e antiemetici
In base ai risultati, i triptani (OR medio = 4,8), gli alcaloidi dell’ergot (3,02) e gli antiemetici (2,67) hanno avuto la più alta efficacia, seguiti da oppioidi (2,49), FANS diversi dall’ibuprofene (1,94), analgesici combinati (paracetamolo/acido acetilsalicilico/caffeina) (1,69), altri (1,49) e paracetamolo (0,83), usando l’ibuprofene come riferimento.

I dati hanno inoltre mostrato che i singoli farmaci con i più alti OR erano eletriptan, zolmitriptan e sumatriptan, mentre gli OR di paracetamolo, FANS, analgesici combinati e oppioidi per lo più erano intorno o inferiori a 1, suggerendo un’efficacia simile o inferiore rispetto all’ibuprofene. Le analisi dei sottogruppi specifici per Paese hanno rivelato per ciascun farmaco simili OR e aree sotto la curva (Stati Uniti, 0,849; Regno Unito, 0,864; Canada 0,842).

«La nostra speranza è che questo studio dimostri, alle persone per le quali i farmaci per l’emicrania acuta non sono efficaci, che ci sono molte alternative valide e incoraggiamo le persone a consultare i loro medici su altre possibilità di trattare di questa condizione, considerando quanto sia dolorosa e debilitante» sottolineano Chiang e colleghi.

I messaggi chiave

  • I ricercatori hanno valutato 3.119.517 attacchi di emicrania in 278.006 utilizzatori di farmaci considerando  36.840 voci uniche di farmaci.
  • Al termine dell’analisi, i farmaci più efficaci a livello individuale sono stati eletriptan, zolmitriptan e sumatriptan.

Fonte:
Chiang CC, Fang X, Horvath Z, et al. Simultaneous Comparisons of 25 Acute Migraine Medications Based on 10 Million Users’ Self-Reported Records From a Smartphone Application. Neurology, 2023 Nov 29:10.1212/WNL.0000000000207964. doi: 10.1212/WNL.0000000000207964. [Epub ahead of print] leggi