Doggy bag obbligatoria nei ristoranti: l’Italia ci prova


La pratica della Doggy Bag nei ristoranti è in uso da tempo negli Usa, in Europa è obbligatoria già in Francia e Spagna: potrebbe diventarlo anche in Italia

Il 37% degli italiani quando esce dal ristorante porta a casa la doggy bag secondo un'indagine Coldiretti: la lotta allo spreco alimentare non si ferma

Da tempo obbligatoria in Francia e Spagna, la ‘doggy bag’ (ovvero il sacchettino o la vaschetta con cui si possono portare a casa avanzi di un pranzo consumato al ristorante) potrebbe presto diventare obbligatoria anche in Italia, dove comunque l’abitudine negli ultimi anni ha preso piede e sono sempre di più i ristoranti attrezzati per offrire ai clienti questa possibilità. A proporre che la doggy bag (l’origine del nome deriva dal concetto di ‘passare’ gli avanzi del pranzo al proprio amico a quattro zampe) diventi obbligatoria è Forza Italia, che si muove in un’ottica antispreco.

Lo spiega il deputato di Forza Italia Giandiego Gatta: “La pratica della ‘Doggy Bag’ è in uso da tempo negli Usa, in Europa è obbligatoria già in Francia e Spagna. Introdurla anche in Italia sarebbe non solo un atto di buon senso che aiuterebbe a contrastare lo spreco alimentare ma avrebbe anche una finalità sociale e solidale e questo è l’obiettivo della mia proposta di legge”.

La norma punta ad aiutare la lotta allo spreco alimentare, “uno degli obiettivi fissati nell’Agenda Onu 2030. In Italia, secondo i dati della Fondazione Bdfn, ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l’anno, per comportamenti sbagliati nel consumo, in casa e al ristorante, prosegue Gatta.

La proposta verrà presentata mercoledì 10 gennaio nella sala stampa della Camera dei Deputati, alle ore 14.30: ci saranno, oltre a Giandiego Gatta che è responsabile nazionale Dipartimento Pesca e Acquacoltura di Forza Italia, anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli. La proposta di legge, intitolata ‘Obbligatorietà della doggy bag’, sarà presentata insieme ai Circoli per l’Ambiente e della Cultura Rurale.