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Artrite psoriasica, guselkumab efficace in chi non risponde a anti-TNF

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Nei pazienti con artrite psoriasica e una risposta insoddisfacente ai farmaci anti-TNF, guselkumab riduce i livelli delle citochine effettrici legate all’artrite

Nei pazienti con artrite psoriasica (PsA) e una risposta insoddisfacente ai farmaci anti-TNF, guselkumab riduce i livelli delle citochine effettrici legate all’artrite e all’attività della malattia cutanea.
Queste le conclusioni di un’analisi post-hoc del trial COSMOS, pubblicata su Arthritis Research & Therapy.

Razionale e disegno dello studio
“Quasi il 40% dei pazienti con PsA non raggiunge la risposta ACR20 entro 6 mesi dal trattamento con un primo anti-TNF – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio -. E’ stato dimostrato, inoltre, che l’efficacia e la persistenza in terapia tendono a ridursi con i successivi trattamenti con TNFi”.

“Guselkumab è un anticorpo monoclonale ad affinità elevata, completamente umano, che ha come bersaglio la subunità p19 di IL-23 – ricordano i ricercatori -. … Analisi precedenti hanno dimostrato che i livelli sierici di proteina C-reattiva (CRP) e di citochine effettrici T-helper 17 sono elevati nei pazienti con PsA e possono essere ridotti inibendo la subunità IL-23p19 o la subunità IL-12/23p40”.

Per studiare l’impatto di guselkumab  sui biomarcatori misurabili nei pazienti con PsA che hanno ottenuto scarsi risultati con un inibitore del TNF, i ricercatori hanno analizzato i dati dello studio COSMOS, uno studio di fase 3b, randomizzato, in doppio cieco, che ha arruolato adulti con PsA attiva e compresenza di placca psoriasica.

I partecipanti al trial erano stati randomizzati secondo uno schema 2:1 a trattamento con guselkumab 100 mg al basale, alla settimana 4 e, successivamente, ogni 8 settimane, oppure a trattamento con placebo. I pazienti che erano stati randomizzati a trattamento placebo sono passati, successivamente, a trattamento con guselkumab alla settimana 24, con un possibile anticipo dello switch terapeutico alla settimana 16.

In questa analisi post-hoc, i ricercatori hanno messo a confronto i livelli di citochine sieriche, tra cui l’interferone (IFN), l’IL-10 e il TNF alfa; le citochine effettrici T helper 17 (Th17), IL-17A, IL-17F e IL-22; e le proteine della fase acuta, la proteina C-reattiva (CRP), l’IL-6 e l’amiloide A sierica (SAA), tra i pazienti con PsA e i controlli sani corrispondenti.

Inoltre, i pazienti della coorte con guselkumab sono stati valutati utilizzando i punteggi DAS28 basati sulla proteina C-reattiva, sul numero di articolazioni tumefatte e sul numero di articolazioni dolenti.

I ricercatori hanno anche valutato i punteggi di area e gravità della psoriasi (PASI) e la superficie corporea interessata dalla placca psoriasica (indice PASI).

L’analisi ha incluso 150 pazienti, di cui 100 sono stati randomizzati a trattamento con guselkumab.

Risultati principali
Dall’analisi post-hoc è emerso che i pazienti della coorte dei non-responder agli anti-TNF presentavano livelli sierici “significativamente più elevati” al basale di IL-6, IL-10, IL-17A, IL-17F, IL-22, TNF alfa e IFN, rispetto ai controlli sani abbinati.

I livelli di IL-17A e IL-17F erano collegati ai punteggi PASI al basale e ai punteggi della superficie corporea della psoriasi. Inoltre, i pazienti con articolazioni tumefatte e dolenti al basale non avevano necessariamente livelli di biomarcatori più elevati.

Dopo 24 settimane, inoltre, sono state registrate riduzioni “significative” dei biomarcatori, tra cui CRP, amiloide A sierica, IL-17A, IL-17F e IL-22 tra i pazienti che erano stati randomizzati a trattamento con guselkumab, rispetto a quelli randomizzati a trattamento con placebo.

Riassumendo
“Nel complesso – concludono i ricercatori – questi dati suggeriscono che guselkumab riduce i livelli delle principali citochine infiammatorie effettrici, comprese quelle associate alla via IL-23/IL-17, sin dalle prime fasi della terapia nei partecipanti con PsA con risposta insoddisfacente ai TNFi. Le riduzioni sono state generalmente sostenute fino alla settimana 48, con livelli di IL-17F, IL-22, CRP e SAA che si avvicinano a quelli osservati nei controlli sani”.

Bibliografia
Schett G, et al. Effect of guselkumab on serum biomarkers in patients with active psoriatic arthritis and inadequate response to tumor necrosis factor inhibitors: results from the COSMOS phase 3b study Arthritis Res Ther. 2023;doi:10.1186/s13075-023-03125-4.
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