Oggi è Santa Barbara, la patrona dei Vigili del fuoco


Oggi, 4 dicembre, si festeggia Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco e protettrice di tutti coloro che rischiano una ‘morte improvvisa’

santa barbara

Il 4 dicembre si celebra Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco e protettrice di tutti coloro che rischiano una ‘morte improvvisa’. ‘Nel terrore dei crolli, nel furore delle acque, nell’inferno dei roghi. Per Santa Barbara Martire’. Uniti dalla passione per il nostro lavoro e dalla devozione per la nostra protettrice. Buona Santa Barbara a tutti i Vigili del fuoco”, si legge sulla pagina social ufficiale

A Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, viene celebrata la messa solenne in onore di Santa Barbara.

SANTA BARBARA, LA VITA

Santa Barbara nasce nel 273 d.Cin Turchia in una famiglia pagana. Intorno al 286 d.C. si trasferisce nella villa di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti (città di cui è diventata la patrona), insieme a suo padre Dioscoro. Secondo la leggenda Dioscoro ordinò che la figlia venisse rinchiusa in una torre per sfuggire al corteggiamento dei suoi tanti pretendenti. Barbara però in cuor suo voleva dedicare la vita a Dio e quindi decise di battezzarsi prima di essere incarcerata, immergendosi per tre volte in una piscina d’acqua che si trovava nei pressi. In seguito ordinò che nella torre, dotata di  due sole finestre, ne fosse realizzata una terza in onore della Santissima Trinità.

Venuto a conoscenza della conversione della figlia al Cristianesimo, Dioscoro andò su tutte le furie. La ragazza subì quindi numerose torture e fu condannata alla decapitazione, sentenza che fu lo stesso padre ad eseguire. Sempre secondo la leggenda un fulmine colpì Dioscoro subito dopo. Proprio questo sarebbe il motivo per il quale Santa Barbara è la protettrice di tutti coloro che rischiano una “morte improvvisa”.

MATTARELLA: PAESE GUARDA CON FIDUCIA A VIGILI DEL FUOCO

“Nella Festa della Patrona Santa Barbara, la Comunità nazionale si raccoglie intorno ai Vigili del Fuoco per rinnovare sentimenti di gratitudine per il servizio prestato ogni giorno, con professionalità e umanità”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Renato Franceschelli, il seguente messaggio:
“Gli eventi calamitosi che hanno colpito ampie aree del Paese- aggiunge-, hanno visto ancora una volta il Corpo nazionale affrontare con determinazione le nuove sfide che l’impatto dei cambiamenti climatici e l’attività dell’uomo pongono con sempre maggiore frequenza ai territori. Fedeli ai valori di solidarietà che ispirano la Costituzione, le donne e gli uomini del Corpo hanno onorato con generosità la propria missione negli impegnativi interventi di soccorso in occasione degli eventi alluvionali e franosi che hanno colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana, le Marche e altri territori e nelle emergenze che si sono manifestate”.

“Il Paese- prosegue Mattarella- sa di poter guardare con fiducia ai Vigili, permanenti e volontari, pronti ad attivarsi con tempestività, sviluppando efficaci sinergie con le altre componenti del sistema di protezione civile, offrendo un prezioso apporto anche in drammatici contesti internazionali, come nelle regioni alluvionate della Libia e, con funzioni di coordinamento, nelle aree della Turchia devastate dal sisma. Risulta fondamentale la funzione di presidio dei territori, in particolare nelle aree interne e rurali e sono, in questo senso, preziose le iniziative promosse dal Corpo”. “Il costante impegno dei Vigili del Fuoco- dice ancora il capo dello Stato- nell’ambito della prevenzione dei rischi, nella promozione della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture, nell’attività di salvaguardia del patrimonio storico-artistico in situazioni di pericolo e di degrado, costituisce altrettanti significativi capitoli. Nell’anno in cui abbiamo ricordato il 30° anniversario della strage di via Palestro a Milano, desidero rivolgere un pensiero commosso a tutti i Vigili del Fuoco che, anche di recente, hanno perso la vita o sono rimasti feriti nell’adempimento della loro missione. A tutti gli appartenenti al Corpo e ai familiari che ne condividono vita e preoccupazioni, rivolgo il saluto della Repubblica e l’augurio di buona festa“.