Dermatite atopica: in corso la campagna #ChangeAD di Sanofi


La campagna #ChangeAD di Sanofi con il patrocinio di ADOI, ANDeA e SIDeMaST si propone di accrescere la consapevolezza sulla dermatite atopica

#changead

In corso la campagna #ChangeAD di Sanofi con il patrocinio di ADOI (Associazione Dermatologi venereologi Ospedalieri Italiani), ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) e SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse), che si propone di accrescere la consapevolezza sulla dermatite atopica e sul suo impatto nella vita quotidiana di bambini, adolescenti e adulti che ne sono affetti.

Il fulcro della campagna è uno spot tv che trasforma le quattro dimensioni principali della dermatite atopica moderata-grave – prurito, secchezza cutanea, bruciore e stigma sociale – in un’immagine precisa e forte, proiettata sulla pelle di quattro diversi soggetti (una bambina, un ragazzo, un anziano e una donna). La narrazione continua invitando il pubblico ad immedesimarsi nella vita delle persone che soffrono di questa patologia: “immagina un prurito che ti strappa la pelle e i sogni, il tuo corpo che si sgretola, le fiamme che ti avvolgono, gli occhi delle persone sempre addosso”. In modo altrettanto diretto, lo spot apre poi alle nuove prospettive di vita a cui i pazienti possono tendere grazie alla ricerca, che permette loro di “reimmaginare la propria vita con la dermatite atopica”.

Lo spot, in onda sulle principali emittenti tv fino al 9 dicembre, è accompagnato da una campagna sul web (attività display e video) e sui social network, con rimando al portale informativo Dermatopia.it per ricevere maggiori informazioni sulla patologia e sui centri dermatologici specializzati, attraverso una landing page dedicata alla campagna.

Marcello Cattani, Presidente e AD Sanofi Italia e Malta: “Siamo orgogliosi di come il successo della nostra strategia  di R&D abbia portato a opzioni terapeutiche innovative nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche. Attraverso l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, la nostra ricerca si spinge verso la scoperta di nuovi meccanismi d’azione, o lo sviluppo di piccole molecole, anticorpi monoclonali, anticorpi bispecifici o multi-specifici, destinati a cambiare l’approccio terapeutico di diverse patologie, permettendone un controllo a lungo termine o potenzialmente cambiarne l’evoluzione”.

La dermatite atopica è una malattia cronico-recidivante della cute sostenuta da un processo infiammatorio di tipo 2 e che può interessare soggetti in ogni fascia d’età: neonati, bambini e adulti. Molto diffusa soprattutto nei bambini (20% di prevalenza), tende ad attenuarsi durante l’adolescenza, per poi recidivare o esordire “de novo” in età adulta. , ,  In Italia, infatti, la dermatite atopica riguarda il 7,7% degli adolescenti tra i 13 e i 14 anni e il 6,6% degli adulti.

Specie nelle forme moderate-gravi, a causa del prurito e delle lesioni, spesso localizzate in zone sensibili e visibili, la dermatite atopica impatta significativamente sulla sfera piscologica e sociale dei soggetti che ne sono affetti, causando disturbi del sonno, calo della produttività al lavoro o a scuola, rinunce professionali e personali, forme di stigma sociale, ansia e depressione.

Mario Picozza, Presidente ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica), FederASMA e Allergie Odv: “Ci impegniamo ogni giorno per portare al mondo clinico e istituzionale le esigenze dei pazienti. Non possiamo che sostenere questa campagna per l’efficacia con cui mette in evidenza quanto la dermatite atopica possa essere debilitante nel quotidiano per grandi e piccoli.”

Francesco Cusano, Presidente ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica): “Negli ultimi anni grazie alla ricerca, l’approccio clinico e terapeutico alla dermatite atopica è profondamente cambiato. I risultati raggiunti sono inimmaginabili rispetto a solo cinque anni fa. E’ importante che le persone sappiano che oggi ci sono diverse possibilità per tenere sotto controllo i sintomi di questa patologia dal forte impatto anche psicologico per chi ne soffre e che possono rivolgersi a Centri dermatologici specializzati”.

Giuseppe Argenziano, Presidente SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse): “Oggi, le nostre conoscenze rispetto al meccanismo infiammatorio alla base della dermatite atopica sono molto più ampie e precise. Lo sforzo congiunto di industria e comunità scientifica ha reso disponibili opzioni di trattamento che agiscono sulle cause di questa patologia, permettendone il controllo di segni e sintomi. Queste terapie innovative sono attualmente disponibili solo presso centri dermatologici selezionati. E’ quindi fondamentale che il paziente si rivolga ad essi per  poter intraprendere il percorso terapeutico più adeguato alla sua condizione”.