CMCC analizza il legame tra clima e povertà in Sudafrica


Con i cambiamenti climatici, si aggravano povertà e disuguaglianze in Sudafrica secondo un’analisi del CMCC

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Un nuovo studio del CMCC analizza la relazione tra temperatura e disuguaglianza in Sudafrica e evidenzia i benefici della decarbonizzazione in termini di riduzione delle disparità socioeconomiche e aumento del benessere della popolazione. Le evidenze scientifiche dimostrano che i cambiamenti climatici stanno già aumentando le disuguaglianze e la povertà, ma resta relativamente inesplorata l’analisi dei loro effetti distributivi a livello microeconomico, elemento particolarmente significativo nei Paesi a basso o medio reddito, dove le popolazioni più vulnerabili sono più soggette agli impatti del clima che cambia.

Un nuovo articolo pubblicato su Environmental Research Letters analizza la relazione tra temperatura e disuguaglianza, povertà e benessere in Sudafrica a livello nazionale e subnazionale e mette in evidenza, oltre alla necessità di adattamento ai cambiamenti climatici, i co-benefici della decarbonizzazione nel ridurre le disparità socioeconomiche tra le comunità colpite.

Gli autori hanno riscontrato che la relazione tra temperatura e disuguaglianza e povertà è non lineare, e che i livelli più bassi di disuguaglianza si verificano a temperature moderate. Tuttavia, se le temperature aumentano oltre una certa soglia (15-17°C), la disparità tra i diversi gruppi di reddito si allarga, minacciando il benessere delle comunità più vulnerabili.

Questo vale soprattutto per i segmenti più poveri della popolazione – e in particolare per le famiglie di agricoltori – la cui produttività e i cui salari diminuiscono con l’aumento delle temperature, mentre l’impatto sui segmenti più ricchi è meno significativo grazie alla loro maggiore capacità di adattamento.

Attraverso proiezioni su diversi scenari di futuro riscaldamento, gli autori hanno evidenziato che il cambiamento climatico è destinato a ridurre la crescita media e ad aggravare le disuguaglianze. Confrontando i risultati dello scenario di emissioni moderato RCP6.0 (Representative Concentration Pathway 6.0) con uno scenario di riferimento caratterizzato dall’assenza di riscaldamento, gli autori hanno scoperto che, entro la fine del secolo, il coefficiente Gini – misura statistica della disuguaglianza economica all’interno di una popolazione – potrebbe aumentare in Sudafrica da 3 a 6 punti. Questo si tradurrebbe in una perdita potenziale di benessere di circa il 50% se combinato con l’impatto del riscaldamento sul PIL (che da solo può raggiungere il 43% entro il 2100 in Sudafrica)