La corretta comunicazione quando si parla di tumori: 30 regole dall’Aiom


Tumori: una corretta comunicazione può favorire la prevenzione, l’aggiornamento dei professionisti e rafforzare l’alleanza medico-malato

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Per la prima volta in Italia sono pubblicate delle raccomandazioni per la corretta comunicazione in oncologia. In totale sono 30 indicazioni suddivise in tre categorie: la comunicazione con il paziente, all’interno della comunità scientifica e verso i media. Il documento è stato recentemente scritto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).

“La comunicazione è sempre più strategicamente importante nella lotta ai tumori – sottolinea il prof. Saverio Cinieri, Presidente Nazionale dell’AIOM -. Quando è corretta può, infatti, incentivare l’alleanza terapeutica tra il medico e il malato e favorire lo scambio di conoscenze tra i vari professionisti sanitari. Non va poi sottovalutato il ruolo fondamentale che possono avere tutti i media. Una comunicazione efficace e adeguata genera conoscenza e consapevole da parte dell’intera collettività. Può perciò contribuire ad aumentare la prevenzione con la quale potremmo evitare ogni anno fino al 30/40% di nuove diagnosi di cancro in Italia”.

Le Raccomandazioni sono frutto del lavoro multidisciplinare di un Working Group AIOM composto da 22 esperti clinici, giornalisti e rappresentanti dei pazienti. “Sono state valutate e raccolte le più importanti evidenze emerse dalla letteratura scientifica, prodotta negli ultimi anni sul tema della comunicazione in oncologia – prosegue la prof.ssa Rossana Berardi, Consigliere nazionale AIOM e Coordinatrice Working Group Raccomandazioni Comunicazione AIOM -. Abbiamo poi inserito alcune nuove indicazioni tenendo conto delle nostre esperienze sul campo. Il nuovo documento può rappresentare una guida per tutti quei medici che si occupano di pazienti oncologici. La comunicazione scientifica deve essere rigorosa e non sensazionalistica, utilizzare un linguaggio di semplice comprensione e citare sempre le fonti. Le Raccomandazioni intendono stabilire una rinnovata alleanza tra i sanitari e gli operatori dell’informazione e della comunicazione. In particolare ci siamo soffermati a lungo sul complesso ambito dei nuovi media digitali. Il web è spesso il luogo dove si origina la disinformazione sulla salute a anche sul cancro”.

“È assolutamente necessario “presidiare” i social network e confutare di continuo le fake news – prosegue il prof. Cinieri -. You Tube sembra essere la più popolare e diffusa fonte di informazioni per i nostri pazienti. È auspicabile che i professionisti sanitari utilizzino questo social media per garantire informazioni attendibili ed esaustive. Infatti come Società Scientifica, durante la pandemia, abbiamo riattivato e rilanciato il nostro canale YouTube. E’ nata così AIOM TV che dopo oltre tre anni d’attività è diventata un mezzo di comunicazione con i pazienti e più in generale gli utenti del web. Viene inoltre utilizzata come strumento di aggiornamento scientifico dai soci AIOM, clinici di altre specialità affini, medici di famiglia, farmacisti, associazioni pazienti, caregiver e istituzioni”.