Nel 2100 ondate di calore e anomalie termiche saranno la normalità


A Earth Technology Expo 2023 ENEA presenta le ultime proiezioni climatiche per il Mediterraneo, che prevedono un aumento delle ondate di calore fino al 2100

ondate di calore caldo siccità cambiamento climatico

Da qui al 2100 è previsto un aumento di intensità, frequenza e durata delle ondate di calore, comprese quelle marine, mentre diverranno comuni le anomalie termiche, che all’inizio di questo secolo erano percepite come estreme. È quanto emerge dalle ultime proiezioni climatiche per il Mar Mediterraneo che ENEA presenta a Earth Technology Expo 2023 (ETEXPO), la manifestazione dedicata a progetti e infrastrutture green (Firenze15 – 18 novembre 2023 – Fortezza da Basso).

In questa 3a edizione di ETEXPO i ricercatori ENEA saranno presenti con uno stand che abbina pannelli, video e foto e con un ampio programma di brevi talk rivolti a cittadini, imprese, PA e professionisti coinvolti nel sistema di protezione civile, prevenzione dei rischi e ricostruzione post-emergenza: 18 mini-eventi aperti al pubblico, dove i partecipanti potranno intervenire con domande, condividere esigenze ed esperienze e fare rete.

“L’ultima versione del nostro Modello Climatico Regionale ENEA-REG prevede che fino al 2100 le ondate di calore, comprese quelle marine, aumenteranno in intensità, frequenza e durata e che diventeranno comuni le anomalie termiche, che all’inizio di questo secolo erano percepite come estreme”, sottolinea Gianmaria Sannino, responsabile della Divisione ENEA di Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali. “Lo strumento che unisce modelli avanzati che rappresentano atmosfera, oceano, suolo e dinamica fluviale a diverse risoluzioni – 12 km per l’atmosfera, 1/12° per l’oceano e 0,5° per la dinamica dei fiumi – ha dimostrato di rappresentare fedelmente sia lo stato medio che la variabilità spaziale e temporale delle principali variabili climatiche atmosferiche ed oceaniche, ma anche di migliorare significativamente la rappresentazione degli eventi climatici ad alto impatto, come le ondate di calore marine, e l’innalzamento del livello del mare”, conclude Sannino.

“Saving our planet” – L’innovazione tecnologica al servizio dell’ambiente, per una transizione digitale, energetica ed ecologica” è il titolo dello stand ENEA (Padiglione Spadolini), dove saranno presentati i seguenti temi: strumenti innovativi per la gestione dell’ambiente marino; urban e space farming; habitat mapping; geoarcheologia; metodologie innovative e infrastrutture per la tutela del territorio dal rischio idrogeologico e sismico; tecnologie satellitari e telerilevamento; innovazioni e nuovi approcci per la tutela della risorsa idrica e dei beni culturali; servizi climatici; soluzioni per l’adattamento al cambiamento climatico; formazione.

“Per la valutazione del rischio e l’analisi della sicurezza delle infrastrutture critiche abbiamo sviluppato la piattaforma CIPCast, in grado di elaborare mappe e scenari sull’impatto che fenomeni estremi come nubifragi, alluvioni, frane e terremoti hanno su infrastrutture, popolazione, patrimonio culturale o edifici strategici, fornendo supporto decisionale alla Pubblica Amministrazione e ai gestori di servizi essenziali”, spiega Maurizio Pollino, responsabile del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche. “Il sistema è in grado di fornire scenari sotto forma di mappe temporali in continuo aggiornamento sulla probabilità degli eventi e la loro relativa intensità, grazie a dati acquisiti in tempo reale da reti di sensori, abbinati a tecnologie GIS-based e a dati da satelliti e droni sull’osservazione della Terra o prodotti da modelli. Le mappe di pericolosità e rischio, sovrapposte con la posizione delle infrastrutture, consentono di valutare l’impatto dei fenomeni e suggerire interventi di allarme e manutenzione”, conclude Pollino.

Oltre allo stand, ENEA sarà presente a ETEXPO 2023 con l’intervento dei suoi esperti negli Atelier tecnologici.