Utilizzo dei dati interferometrici satellitari per le costruzioni: ecco le Linee Guida


dati interferometrici satellitari

Il primo documento relativo alle Linee Guida per l’uso dei dati interferometrici satellitari finalizzato all’interpretazione e alla valutazione del comportamento strutturale delle costruzioni è stato pubblicato ed è attualmente sottoposto a inchiesta pubblica fino al prossimo 15 novembre per eventuali miglioramenti.

Il documento nasce dall’esigenza da parte del Dipartimento della Protezione Civile Italiana di promuovere e sostenere un’attività volta ad approfondire e chiarire gli aspetti fondamentali sull’utilizzo e sulle possibili applicazioni delle tecniche di Interferometria SAR Differenziale (DInSAR) satellitare nell’ambito dello studio del comportamento strutturale delle costruzioni. Tale attività è stata condotta in sinergia con il consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale) e un gruppo di ricercatori dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Cnr-Irea).

“Le potenzialità offerte dall’Interferometria SAR satellitare nel campo del monitoraggio dell’ambiente naturale e del patrimonio costruito sono notevoli” spiega l’Ing. Manuela Bonano, prima ricercatrice del Cnr-Irea, che ha coordinato il contributo dell’Istituto alla stesura delle Linee Guida. “Grazie al numero crescente di immagini SAR acquisite dai sensori satellitari attualmente in orbita, alle loro elevate frequenze di rivisitazione e alla maggior risoluzione spaziale delle corrispondenti immagini RADAR, le tecniche DInSAR avanzate sono sempre più spesso utilizzate per analizzare e monitorare nel tempo le deformazioni del suolo e delle strutture. Tale risultato si ottiene attraverso la generazione di mappe spazialmente dense di velocita? media di spostamento e delle relative serie temporali di deformazione alla scala della singola infrastruttura o edificio, con accuratezze millimetriche”, aggiunge.

La conoscenza dell’evoluzione temporale di tali spostamenti, ottenuti dall’elaborazione di un gran numero di dati satellitari acquisiti su un’area di interesse per periodi anche superiori a 10 anni, può rappresentare un elemento determinante per valutare lo stato di salute delle strutture ed infrastrutture, ma necessita di una chiave interpretativa avanzata per valutare l’impatto di tali deformazioni sul comportamento strutturale delle costruzioni. Da questa necessità scaturiscono le presenti Linee Guida, le quali hanno l’obiettivo e l’ambizione di definire un percorso scientificamente solido per l’uso appropriato e ottimale dell’Interferometria SAR satellitare nella valutazione dei comportamenti delle costruzioni e del loro stato di salute. Ciò permette da un lato il ridimensionamento di aspettative eccessive rispetto a tale strumento, dall’altro il chiarimento che, se correttamente utilizzato e interpretato, esso può fornire un prezioso ausilio alla diagnosi strutturale.

Il Cnr-Irea è ampiamente coinvolta in diversi progetti scientifici finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finalizzati a potenziare la disponibilità, l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie satellitari da parte della comunità scientifica e istituzionale, tramite lo sviluppo di nuovi metodi d’indagine e applicazioni a supporto di comuni, ministeri e del Dipartimento della Protezione Civile che consentono il controllo del nostro territorio in modo sempre più preciso e frequente. “In tale contesto la sinergia tra l’attuale costellazione nazionale COSMO-SkyMed di prima e seconda generazione e la futura costellazione satellitare per l’Osservazione della Terra denominata IRIDE, realizzata in Italia su iniziativa del Governo con risorse PNRR, rappresenterà un elemento strategico per l’aumento della resilienza dell’ambiente costruito”, afferma l’ing. Riccardo Lanari, dirigente di ricerca del Cnr-Irea”.