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“I colori dell’arte: il blu” su Rai 5 per Art Night

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Il colore blu al centro de “I colori dell’arte” in onda mercoledì 1° novembre alle 21.15 su Rai 5, per “Art Night” con Neri Marcorè

“Sto guardando la terra. È blu” disse Yuri Gagarin, il primo a guardare il nostro pianeta dallo spazio. Eppure, in natura è rarissimo trovare un pigmento che possa riprodurre il blu. Una tinta al centro de “I colori dell’arte” in onda mercoledì 1° novembre alle 21.15 su Rai 5, per “Art Night” con Neri Marcorè. La storia del blu parla di una rimonta affascinante: inesistente nella preistoria, poco amato dai greci e dai romani che gli preferivano il rosso come simbolo della regalità, nel Medioevo diventa il colore dei re di Francia e del manto della Vergine, delle volte stellate dei mosaici bizantini e dei cieli giotteschi; spopola addirittura nel Rinascimento, dove il costo dell’esoso oltremare è molto spesso a carico dei committenti, nei contratti dei grandi pittori.

È un colore che attraversa l’intera storia dell’arte e la storia del mondo, raccontata in eccezionali location: dalle pitture parietali del neolitico a Rignano Garganico, spiegate da Enzo Pazienza del Centro Studi Grotta Paglicci, al Museo Egizio di Torino – dove il Direttore Christian Greco parla del blu egizio, il primo pigmento artificiale dell’umanità – dalla Cappella degli Scrovegni a Padova – ripresa nell’unica settimana all’anno in cui è chiusa al pubblico, mentre i restauratori dell’Istituto Centrale del Restauro, coordinati da Francesca Capanna, fanno il monitoraggio delle superfici pittoriche – alla Basilica di San Francesco di Assisi, splendidamente dipinta da Giotto con azzurrite, di cui ci svelano tutti i segreti il restauratore Carlo Giantomassi e il chimico Ulderico Santamaria.

E ancora, la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, che possiede preziosi dipinti in cui il blu è protagonista: Monet, Cezanne, e l’opera “32 mq di mare circa” di Pino Pascali, svelata dalle storiche dell’arte Chiara Stefani e Giovanna Coltelli e dalla restauratrice Paola Carnazza, fino alla Villa Farnesina a Roma, dove la conservatrice Virginia Lapenta racconta un inedito Raffaello e dove l’Accademico dei Lincei Antonio Sgamellotti ha scoperto l’utilizzo del blu egizio nel “Trionfo di Galatea”, proprio di mano di Raffaello.

E c’è anche la sensazionale scoperta dell’YlnMn, un blu stabile e brillante creato per caso da Mas Subramanian, Distinguished Professor alla Oregon State University di Corvallis, che in un’eccezionale intervista racconta la sua creazione.

Ci sono, inoltre, interviste a esperti e studiosi di arte, tra cui Sandro Baroni e Vittoria Coen, e temi e luoghi poco conosciuti al grande pubblico, ma ricchi di suggestioni: la Sinagoga Fausto Levi di Soragna (Parma) dove la conservatrice Roberta Tonnarelli racconta la storia affascinante del blu Takhelet; il ritorno alla coltivazione del Guado grazie a Massimo Baldini, maestro tintore in Ancona; il Museo diocesano e la pinacoteca di Ancona; l’Oratorio di San Giovanni e l’Orto Botanico di Urbino, fino ad arrivare alla Fabbrica di colori Maimeri di Milano, la più antica d’Italia ancora in attività, con un’intervista al nipote del fondatore e Presidente della Fondazione Maimeri, Gianni Maimeri.

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