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La serie “I colori dell’arte” su Rai 5 per Art Night

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Sei puntate attraverso il fil-rouge di altrettanti colori – il rosso, il blu, il giallo, il verde e, infine, il bianco e il nero – nella serie “I colori dell’arte” su Rai 5

La storia dell’arte raccontata da una prospettiva del tutto originale, quella dei colori e dei pigmenti che hanno permesso di creare le più memorabili opere dell’uomo: dai dipinti sulle caverne, ai meravigliosi manufatti egizi, agli affreschi di Giotto, ai dipinti di Raffaello, di Monet, di Van Gogh, fino all’arte contemporanea. Sei puntate attraverso il fil-rouge di altrettanti colori: il rosso, il blu, il giallo, il verde e, infine, il bianco e il nero. È la serie “I colori dell’arte” – prodotta da Mark in video, in collaborazione con Rai Cultura, scritta e diretta da Linda Tugnoli con il montaggio di Sandro Capponi – in onda da mercoledì 25 ottobre alle 21.15 su Rai 5 per “Art Night” con Neri Marcorè.

I protagonisti della storia dell’arte diventano i pigmenti, i processi chimici, gli esperimenti, i metodi di lavorazione, i costi delle materie prime, le avventure della ricerca. A raccontare questa storia i luoghi e i personaggi più famosi dell’arte in Italia e nel mondo, ma anche curiosità nascoste e luoghi meno frequentati dal turismo: dalle grotte di Chauvet in Francia all’artista contemporaneo Anish Kapoor, dal Museo Egizio di Torino alla Cappella degli Scrovegni a Padova, dai colori ritrovati sulle statue classiche dal Mann di Napoli al Metropolitan Museum di New York, dalle stampe di Piranesi, al bianco e nero della fotografia, alla Forbes Pigment Collection di Harvard, la più antica collezione di pigmenti del mondo,  fino a Michel Pastoureau considerato il massimo esperto di colori sul pianeta.
Apre la serie il rosso, il primo colore dell’umanità, che ha due facce opposte anche nella storia dell’arte: sottoforma di ocra, è il pigmento più disponibile in natura, ma può incarnarsi anche nella preziosissima porpora, nel raro e costoso cinabro, nella lacca di cocciniglia che al tempo dei conquistadores valeva quanto e più di tutto l’argento delle miniere del Nuovo Mondo.

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