Il pesce d’aprile di ENEA #ChargeMe nel volume dell’Accademia della Crusca


Il pesce d’aprile di ENEA, sul’app #ChargeMe che avrebbe trasformato in energia i messaggi di testo ricevuti sul cellulare, nel volume dell’Accademia della Crusca

pesce d'aprile

Anche un pesce d’aprile può diventare uno strumento efficace per spiegare al grande pubblico concetti tecnico-scientifici complessi. È quanto sostiene il linguista e accademico della Crusca Marco Biffi nel volume “L’italiano e la sostenibilità”, scritto insieme a Maria Vittoria Dell’Anna e Riccardo Gualdo. Il libro edito dall’Accademia della Crusca e goWare è disponibile gratuitamente in formato elettronico fino al 22 ottobre in occasione della XXIII settimana della lingua italiana nel mondo attualmente in corso.

Il pesce d’aprile al quale si fa riferimento è un’iniziativa di ENEA e Accademia della Crusca che il 31 marzo del 2017 decisero di annunciare sui social l’arrivo di #ChargeMe, una nuova app brevettata dall’ENEA in grado di trasformare i messaggi di testo in energia per ricaricare contactless la batteria del telefonino. Tutto questo grazie a un algoritmo ideato dall’Accademia della Crusca per calcolare il valore di ‘carica energetica’ di ogni parola. Il 1° aprile, un secondo annuncio rimandava alla pagina web da cui scaricare #ChargeMe, dove non era disponibile nessuna applicazione, ma soltanto una lista di dieci parole legate al risparmio energetico – impronta di carbonio, casa intelligente, etichetta energetica, economia circolare, mobilità sostenibile, efficienza energetica, ecobonus, LED, emissione zero, lavoro verde – di cui veniva spiegato il significato.

“In questo modo, con un ‘pesce d’aprile’ in tutta regola, ENEA e Accademia della Crusca hanno voluto sensibilizzare il pubblico sull’importanza della transizione energetica, dell’efficienza energetica e del consumo consapevole, ma anche sul ruolo che la lingua può giocare in questa direzione”, sottolinea Marco Biffi. “Una buona gestione del lessico della sostenibilità – prosegue – richiede strumenti linguistici con un forte approccio dinamico. Di fondamentale importanza sarebbe un glossario centralizzato che riunisca il lessico della sostenibilità e al quale tutti possano far riferimento. L’obiettivo è oggi raggiungibile pensando a un ‘Glossario della sostenibilità’ in rete, consultabile come un dizionario elettronico”.

Nel volume il ricercatore ENEA Antonio Disi ha scritto un capitolo dal titolo: “Parole che cambiano il mondo: lingua italiana e comunicazione creativa per la sostenibilità”, in cui viene evidenziato il potere del linguaggio accessibile e comprensibile, per creare consapevolezza ambientale e spingere all’azione. “La narrazione – scrive Disi – è un potente strumento di cambiamento culturale e sociale. L’uso di figure retoriche come l’ironia e il paradosso può essere un modo efficace per affrontare il tema della transizione energetica e della sostenibilità in modo coinvolgente e provocatorio”. Inoltre, il capitolo si sofferma sul racconto breve per promuovere l’uso razionale e virtuoso dell’energia, sulle poesie per promuovere la decarbonizzazione e la sostenibilità e sulle campagne via social e WhatsApp per sensibilizzare su temi come la povertà energetica.

Antonio Disi ha appena curato, per Franco Angeli, l’edizione italiana del volume “How to talk to a science denier” del filosofo americano Lee McIntyre, che sarà pubblicato con il titolo “Come parlare con chi nega la scienza. Conversazioni con terrapiattisti, negazionisti del clima, del Covid e con chiunque sfidi la Ragione”.