Energia e Digitale: 1 italiano su 5 non teme il cambiamento climatico


Ricerca Istituto Piepoli: un italiano su cinque non teme il cambiamento climatico. “Energia e digitale siano al centro dell’agenda politica”

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“La tecnologia ha il compito di armonizzare il percorso di sostenibilità ambientale ed economica che oggi l’opinione pubblica vede come antagoniste. Abbiamo sempre più bisogno di una comunicazione di qualità in grado accompagnare la rivoluzione culturale che deve coinvolgere tutti e rendere sempre più consapevole il Paese”. Lo ha detto Francesco Di Costanzo, presidente di Fondazione Italia Digitale, durante l’incontro “Energia Digitale” organizzato a Roma da Renael (Rete nazionale delle agenzie energetiche locali) in collaborazione con la Fondazione e PA Social.

L’incontro ha sancito l’ingresso della rete delle agenzie energetiche nell’associazione PA Social “con l’obiettivo – ha spiegato il direttore di Renael Benedetta Brighenti – di implementare le strategie di comunicazione per la rivoluzione culturale che deve coinvolgere cittadini, imprese e istituzioni nella fase di transizione ambientale in atto”.

Al centro del dibattito l’ultima ricerca condotta dall’Istituto Piepoli su ‘Le priorità degli italiani, l’energia e la sostenibilità’ da cui “emerge – ha spiegato Livio Gigliuto (direttore di Fondazione Italia digitale e presidente Istituto Piepoli ) –  come il 27% dei nostri concittadini consideri tutto sommato normale il picco di temperature registrato questa estate. Inoltre, come dimostrato nelle rilevazioni effettuate nel corso dei mesi, la preoccupazione per il cambiamento climatico cresce in occasione delle emergenze, salvo scemare nei momenti successivi riportando in cima alle priorità la lotta al caro-prezzi. In sintesi, un italiano su cinque non è preoccupato dal cambiamento climatico. A fronte di questa estrema variabilità di opinioni, il binomio ‘energia e digitale’ rappresenta il punto equilibrio – e di forza- per il futuro sostenibile dell’Italia e affinché la sostenibilità economica e quella ambientale non siano più considerate antagoniste”.

Ha concluso Francesco Di Costanzo: “Energia e sostenibilità hanno bisogno di un digitale di qualità e il digitale ha bisogno di energia. Per questo, come Fondazione Italia Digitale, proseguiremo nello sviluppare il dibattito in Italia”.