La crisi in Medioriente al Consiglio Onu: la Russia chiede tregua e trattative


Crisi in Medioriente, al Consiglio Onu la Russia chiede una tregua immediata: “Subito trattative per far nascere uno Stato palestinese”

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Cessate il fuoco “immediato”, rilascio di “tutti gli ostaggi” e condanna di “tutti gli atti di violenza contro i civili e di terrorismo”: questi i punti chiave di una bozza di risoluzione per il Medio Oriente presentata dalla Russia al Consiglio di sicurezza dell’Onu. Nel testo non è menzionato espressamente Hamas, l’organizzazione palestinese che ha avviato un’offensiva con blitz e uccisioni nel sud di Israele una settimana fa. Almeno 1.300 le vittime di queste azioni, alle quali sono seguiti bombardamenti delle forze armate di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza: a oggi almeno 1.900 i morti e centinaia di migliaia le persone costrette a lasciare le loro case nell’area, anche in conseguenza di un ordine di evacuazione in scadenza oggi che colpisce oltre un milione di abitanti.

“LO STATO PALESTINESE DOVEVA NASCERE MOLTO TEMPO FA”

“Siamo convinti che il Consiglio di sicurezza debba agire per porre fine a questo bagno di sangue e per riavviare trattative di pace con la prospettiva di costituire uno Stato palestinese, come doveva essere fatto molto tempo fa”, ha detto l’ambasciatore di Mosca Vassilij Nebenzia, intervenendo all’Onu, al Palazzo di vetro di New York.

LE CRITICHE A USA E VON DER LEYEN

Nel suo intervento Nebenzia ha anche accusato gli Stati Uniti di portare parte della “responsabilità per la guerra che si rischia in Medio Oriente”. Critiche anche alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Ha chiuso gli occhi“, questa la critica russa, “di fronte ai bombardamenti dell’aviazione di Israele sulle infrastrutture civili nella Striscia di Gaza”.