Bpco e bronchiectasia concomitante: pochi rischi con steroidi inalatori


L’uso di steroidi inalatori non aumenta il rischio già elevato di ospedalizzazione per polmonite associato alla bronchiectasia concomitante nei pazienti con BPCO

Asma: una analisi post-hoc degli studi registrativi LAVOLTA I e II rivaluta l'uso di lebrikizumab nei pazienti con una storia di riacutizzazioni di malattia

L’impiego di steroidi inalatori (ICS) non aumenta ulteriormente il rischio già elevato di ospedalizzazione per polmonite associato alla bronchiectasia concomitante nei pazienti con Bpco rispetto a quanto osservato nei pazienti affetti solo da Bpco. Queste le conclusioni di uno studio di recente pubblicazione sulla rivista CHEST.

Razionale e disegno dello studio
Gli ICS sono prescritti frequentemente per la Bpco; attualmente, il loro impiego viene raccomandato per ridurre il rischio di esacerbazioni nei pazienti con Bpco grave La loro utilità d’impiego, tuttavia, è oggetto di discussione dato che questi farmaci hanno uno scarso impatto sulla funzione polmonare, non sono efficaci in tutti i pazienti, e aumentano il rischio di polmonite, la crescita di Pseudomonas e le infezioni sostenute da micobatteri.

La prescrizione di ICS è attualmente sconsigliata anche nei soggetti con overlap Bpco-bronchiectasie, una condizione associata a Bpco più grave, rischio più elevato di polmonite acquisita in comunità (CAP), ospedalizzazione prolungata per esacerbazioni di BPCO e mortalità più elevata.

La caratteristica disregolazione dell’immunità e l’alterata clearance delle vie aeree comportano un accumulo di muco e una maggiore suscettibilità alle infezioni polmonari acute e persistenti. Pertanto, si può prevedere che gli ICS attenuino ulteriormente i meccanismi di difesa dell’ospite, portando ad un rischio ancora maggiore di polmonite.

Fino ad ora, nessuno studio condotto su una coorte di pazienti con overlap Bpco-bronchiettasie ha confrontato direttamente l’impiego di ICS con la loro assenza di ICS, né ha affrontato la questione utilizzando dati reali, che in genere presentano il vantaggio di una maggiore dimensione del campione di pazienti e della ricchezza di dati di prescrizione.

Anche le ultime linee guida ERS sulle bronchiectasie dell’adulto riconoscono questa scarsità di evidenze nell’overlap Bpco-bronchiectasie, concludendo che, “…in assenza di dati definitivi, la presenza di bronchiectasie non dovrebbe portare alla decisione di sospendere gli ICS nei pazienti con Bpco conclamata”.

Di qui il nuovo studio che, avvalendosi di una base di dati a livello nazionale, arricchita con dati di prescrizione, si è proposto di verificare se l’impiego di ICS, rispetto all’assenza di ICS, fosse in grado di aumentare ulteriormente il rischio di ospedalizzazione per polmonite in soggetti con un rischio di polmonite già elevato a causa della presenza di sovrapposizione Bpco-bronchiectasie.

A tal scopo, i ricercatori hanno utilizzato i dati UK presenti nelle cartelle cliniche elettroniche  del Clinical Practice Research Datalink and Hospital Episode Statistics (dal 2004 al 2019) per ottenere una coorte di pazienti con Bpco e un gruppo caso-controllo da essa derivato, incrociando i dati in base al sesso e all’età secondo lo schema 1:4).

Sono state condotte analisi per determinare il rischio di ospedalizzazione per polmonite nella Bpco associato all’uso di ICS nei pazienti con bronchiectasie. I risultati sono stati confermati da diverse analisi di sensibilità. Inoltre, è stato utilizzato un gruppo caso-controllo nidificato più piccolo, contenente solo pazienti con overlap BPCO-bronchiectasie e quelli con conta recente degli eosinofili del sangue (BEC), per determinare qualsiasi associazione esistente con la conta di eosinofili.

Risultati principali
Trecentosedicimilaseicentosessantatre pazienti (n=316,663) erano eleggibili per l’inclusione nella coorte di pazienti con Bpco; le bronchiectasie aumentavano significativamente il rischio di polmonite ( hazard ratio aggiustato: 1,24; IC95%: 1,15-1,33).

Nel primo gruppo caso-controllo annidato di 84.316 pazienti con Bpco, è stato osservato che gli ICS aumentavano le probabilità di polmonite (OR aggiustato [AOR]: 1,26; IC95%: 1,19-1,32) solo se usati nei 180 giorni precedenti.

Tuttavia, la bronchiectasia è risultata essere un fattore modificante significativo, tanto che l’impiego di ICS non ha aumentato ulteriormente il rischio già elevato di polmonite associata alla bronchiectasia (BPCO-bronchiectasia: AOR: 1,01; IC95%: 0,8-1,28; nessuna bronchiectasia: AOR, 1,27; IC95%: 1,20-1,34).

Diverse analisi di sensibilità e un secondo gruppo caso-controllo nidificato più piccolo hanno confermato questi risultati.

Infine, i ricercatori hanno rilevato che la BEC modificava il rischio di polmonite associata agli ICS nel gruppo ovelap  Bpco-bronchiectasie: una BEC più bassa era associata significativamente alla polmonite (BEC ≤ 3 × 109/L: AOR:1,56; IC95%: 1,05-2,31; BEC > 3 × 109/L: AOR:0,89; IC95%: 0,53-1,24).

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici dello studio. In primo luogo, non erano disponibili informazioni sull’aderenza dei pazienti alle prescrizioni di ICS e non si poteva escludere una sottodiagnosi delle bronchiectasie nei partecipanti. Inoltre, non erano disponibili dati microbiologici o sulla gravità delle bronchiectasie, sui fattori di rischio per la polmonite e sull’impiego di alcol.
Da ultimo, lo studio si era limitato a valutare solo l’incremento delle polmoniti ospedalizzate.

Ciò detto, i risultati dello studio sottolineano che “…per quanto l’impiego di ICS e la bronchiectasia concomitante aumentino in modo indipendente il rischio di polmonite ospedaliera, non si osserva un ulteriore aumento di questo rischio a seguito dell’impiego di ICS nei pazienti con overlap di Bpco e bronchiectasie – scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro -. Inoltre, nella coorte più piccola di soli pazienti con overlap di Bpco e bronchiectasie, è stato osservato che una BEC elevata sembra proteggere i pazienti dall’aumento del rischio di polmonite associato all’uso di ICS, in linea con i risultati documentati in precedenti coorti di BPCO”.

Bibliografia
Ritchie AI et al. The effect of inhaled corticosteroids on pneumonia risk in patients with COPD-bronchiectasis overlap: a UK population-based case-control study. Chest. Published online June 17, 2023. doi:10.1016/j.chest.2023.06.007
Leggi