In Trentino morta l’orsa Fiona-F36: la rabbia degli animalisti


“La morte dell’orsa Fiona-F36 in Trentino è un evento che getta una lunga ombra sulla tutela della fauna selvatica in Italia”: la denuncia degli animalisti

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La morte dell’orsa Fiona-F36 in Trentino è un evento che getta una lunga ombra sulla tutela della fauna selvatica in Italia. La Provincia di Trento aveva precedentemente emesso un ordine di abbattimento per l’orsa, una decisione successivamente sospesa dal Tar che ne aveva però confermato la cattura e il trasferimento al Centro faunistico Casteller, luogo non idoneo a garantire il benessere dei plantigradi.
Nella notte di mercoledì 27 il sensore di mortalità del radiocollare dell’orsa ha portato al triste ritrovamento del suo corpo in val Bondone, nel Comune di Sella Giudicarie.

Walter Caporale, il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, ha commentato: “La morte di Fiona è un colpo devastante per la conservazione della fauna selvatica. Questo episodio solleva dubbi sulle reali cause del decesso e numerosi interrogativi sulle politiche di gestione delle specie protette e sulla ‘priorità’ data alla protezione degli animali selvatici. Il cucciolo di Fiona che ora resta solo ha appena otto mesi: doveva trascorrere almeno un anno con la madre. Massima attenzione e urgenza per la protezione del cucciolo.” Prosegue: “Chiediamo che l’autopsia sia resa pubblica, agiremo per le vie legali al fine di fare luce sull’accaduto”.

L’accertamento della morte dell’orsa è stato condotto dal Corpo Forestale Trentino, e il corpo è stato recuperato solo oggi a causa delle difficoltà dell’area in cui è stata trovata. Al momento, la causa della morte rimane sconosciuta, e saranno eseguiti ulteriori accertamenti da parte dell’Istituto Zooprofilattico. “Come da prassi, la carcassa è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti necessari. Da un primo esame esterno, non possiamo avanzare alcuna ipotesi sulla causa della morte,” ha dichiarato la Provincia di Trento.

L’orsa Fiona, un esemplare di 7 anni, aveva sempre vissuto pacificamente nella valle del Chiese, senza segnalazioni di comportamento aggressivo. La decisione del Tar aveva stabilito la cattura di F36 come alternativa all’abbattimento, riconoscendo la necessità di tutelare questa specie minacciata. Tuttavia, questa sentenza è ora superata dall’improvvisa morte dell’animale selvatico.

In memoria di Fiona, ci impegniamo a continuare la lotta per la protezione della fauna selvatica e a promuovere una coesistenza pacifica tra l’uomo e la natura attraverso la manifestazione che si terrà il 12 ottobre a Trento, organizzata insieme a Centopercentoanimalisti e al Partito Animalista Europeo.

La sua morte non sarà vana; lavoreremo instancabilmente per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.