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Dermatite atopica: per tralokinumab conferme nella real life

tralokinumab dermatomiosite

Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave il trattamento con tralokinumab, un inibitore dell’interleuchina-13, si è dimostrato efficace, maneggevole e sicuro

Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave il trattamento con tralokinumab, un inibitore dell’interleuchina-13, si è dimostrato efficace, maneggevole e sicuro. Al congresso 2023 della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST) sono stati presentati i risultati positivi di un’esperienza di reale pratica clinica.

La dermatite atopica è caratterizzata da lesioni eczematose recidivanti, una forma clinica molto variabile da paziente a paziente, prurito persistente per la maggior parte del giorno e spesso anche di notte e un forte impatto sulla qualità di vita.

È una patologia multifattoriale che colpisce soggetti di tutte le età, nella quale si verifica un difetto della barriera cutanea con conseguente alterazione del microbioma, che perde la sua biodiversità ed è meno efficace nel contrastare la colonizzazione da S. aureus. La stimolazione del sistema immunitario genera una risposta di tipo 2 alterata che causa l’infiammazione.

Nell’infiammazione di tipo 2 le citochine coinvolte sono le interleuchine (IL)-4 e 13, che condividono molte funzioni e sono cruciali per il danno di barriera e per causare, aggravare e cronicizzare il prurito, come anche per la promozione della colonizzazione da S. aureus.

La over-espressione della IL-13 è stata dimostrata tramite l’analisi dell’mRNA in campioni di cute lesionale e non lesionale con dermatite atopica, che ha mostrato la presenza di livelli rilevabili della citochina in tutti i campioni lesionali a fronte della presenza di IL-4 solo nel 40% degli stessi.

La sovra-espressione della IL-13 nella cute:

Controllo a lungo termine della malattia con tralokinumab
L’inibizione specifica dell’interleuchina-13 con l’anticorpo monoclonale tralokinumab, rimborsato in Italia con piano terapeutico cartaceo per il trattamento della dermatite atopica dall’agosto 2022 e presente nelle linee guida europee tra le opzioni di trattamento più avanzate, consente pertanto di agire a più livelli sui molteplici fattori coinvolti nella patogenesi della malattia.

L’indicazione è per i pazienti con più di 12 anni con forme da moderate a gravi (EASI di almeno 24) e candidati alla terapia sistemica, alla dose iniziale consigliata di 600 mg per via sottocutanea seguita da 300 mg ogni 2 settimane. Il trattamento non richiede test di laboratorio iniziali e il successivo monitoraggio dei parametri ematici.

Tra i numerosi studi condotti per lo sviluppo clinico di tralokinumab, il trial a lungo termine ECZTEND, ancora in corso, prevede il follow-up fino a 5 anni dei pazienti che avevano partecipato alle sperimentazioni precedenti.

I dati a 3 anni negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave hanno mostrato miglioramenti a lungo termine della gravità della malattia, con risposta EASI 75 e punteggio EASI inferiore a 7 nell’82,8% dei pazienti. Questi effetti, oltre a una riduzione del prurito (punteggio ≤4 nella scala numerica NRS) e un incremento della qualità di vita (punteggio DLQI ≤5) sono insorti rapidamente e si sono mantenuti nel tempo.

«Va inoltre sottolineato che i tre benefici sono stati ottenuti contemporaneamente da oltre la metà della popolazione in studio (58%, super-responders). Questi risultati, insieme a un favorevole profilo di sicurezza, supportano l’uso di tralokinumab per il controllo a lungo termine della malattia» ha osservato la dr.ssa Silvia Mariel Ferrucci, Responsabile Servizio di Dermatologia e Allergologia professionale, Policlinico di Milano.

L’esperienza del Policlinico di Milano con tralokinumab
Diversi studi di real life già pubblicati hanno confermato nella pratica clinica reale i risultati dei trial controllati e randomizzati.

L’esperienza della clinica dermatologica del Policlinico di Milano è relativa a 68 pazienti da luglio 2021 a maggio 2023, con età media di 40,6 anni, prevalentemente maschi, con punteggi medi EASI 23,5, prurito NRS 7,23, sonno NRS 4,85, DLQI (Dermatology Life Quality Index) 11,76, POEM (Patient-Oriented Eczema Measure) 17,32, ADCT (Atopic Dermatitis Control Tool) 14,82, ansia 7,8, depressione 6,7, con coinvolgimento di aree sensibili (volto) nel 75% dei soggetti. Nel 56% dei casi la dermatite atopica era persistente, a esordio precoce e prevalentemente (70%) di fenotipo classico.

In precedenza 17 pazienti erano stati trattati con dupilumab (8 inefficacia, 4 perdita di efficacia, 5 intolleranza), 4 con upadacitinib (2 effetti collaterali, 1 inefficacia, 1 perdita di efficacia), mentre i restanti 47 (69%) erano naïve alla terapia sistemica a parte il fallimento della ciclosporina.

I risultati del trattamento con tralokinumab nei 35 pazienti che hanno raggiunto i 6 mesi di terapia hanno evidenziato un netto miglioramento dell’EASI già dopo 4 settimane (da 23,2 a 8,3), ulteriormente incrementato a 16 settimane (5,9) e a 24 settimane (4,8), con una riduzione media del 78% significativa rispetto al basale (p<0,001) nei tre punti temporali.

Dopo 6 mesi hanno mostrato un trend in diminuzione anche il prurito, passato da 7 punti a 4,9 (p<0,001), e il sonno, passato da 4,2 a 2,1 punti (p=0,003). In termini di qualità di vita (DLQI) la terapia ha consentito una decisa riduzione dell’impatto delle malattia ritenuto “estrememente importante” e “molto importante”, con un contemporaneo aumento dell’impatto assente o lieve.

Hanno interrotto la terapia 10 pazienti (6,8%), 1 per desiderio di gravidanza anche se non era necessario sospendere il farmaco, 3 per sviluppo di psoriasi come già avvenuto con la precedente esposizione a dupilumab, probabilmente a causa di uno switch all’infiammazione di tipo 1 con il blocco dell’infiammazione di tipo 2, e 6 per inefficacia.

«Nella nostra pratica clinica tralokinumab si è dimostrato efficace, maneggevole e sicuro nei pazienti» ha concluso la relatrice.

Referenze

Ferrucci SM. Tralokinumab: esperienze cliniche in RWE. 97° Congresso Nazionale SIDeMaST. Napoli 13-16 giugno 2023.

Warren RB et al. SKIN. Vol. 7 No. 2 (2023): March Issue & Poster Presentations from WCH23 Dermatology Conference.

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