Site icon Corriere Nazionale

Malattia infiammatoria cronica intestinale: scoperta sullo sviluppo di sacroileite

ptsd benessere intestinale aigo

Nei pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale è stata identificata una triplice interazione tra HLA-B27, sesso maschile e sviluppo di sacroileite

Nei pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale è stata identificata un’interazione a tre vie ritenuta forte e coerente tra l’antigene cellulare superficiale HLA-B27, il sesso maschile e lo sviluppo di sacroileite, secondo i risultati di uno studio presentato al congresso Digestive Disease Week (DDW) 2023.

La sacroileite, ossia l’infiammazione dell’articolazione tra l’osso sacro e le ossa iliache (le anche), si verifica in circa il 20% dei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), spesso in correlazione con il sesso maschile e lo stato HLA-B27. Tuttavia mancano ancora studi su larga scala sulla patogenesi di questa manifestazione extraintestinale delle IBD, ha premesso il relatore.

«Il nostro interesse è la sovrapposizione delle malattie infiammatorie immuno-mediate e volevamo vedere quanto fosse frequente la sacroileite nei pazienti con IBD e quale fosse la relazione con l’HLA-B27, che ha una forte associazione con la spondilite nelle IBD» ha affermato Dermot McGovern, direttore della ricerca traslazionale all’Inflammatory Bowel Disease Center e all’Immunobiology Research Institute presso il Cedars-Sinai Medical Center.

Analisi di due coorti di pazienti europei affetti da IBD
Per determinare l’effetto dello stato HLA-B27 e del genere sullo sviluppo della sacroileite nei pazienti con IBD, i ricercatori hanno valutato i dati di due coorti indipendenti di pazienti con IBD con origini europee: la coorte Cedars MIRAID (n = 991) e la coorte SHARE (n = 3.497).

Lo stato dell’articolazione sacroiliaca dei pazienti è stato definito mediante la revisione della cartella clinica o la revisione in cieco della TC dell’addome/bacino da parte di un radiologo muscoloscheletrico, mentre per lo stato HLA-B27 delle coorti gli autori si sono avvalsi della genotipizzazione della regione HLA con la tecnologia Illumina ImmunoChip.

Per accertare l’associazione tra HLA-B27 e sacroileite è stata eseguita la regressione logistica con aggiustamento per i componenti principali dalle analisi di stratificazione della popolazione.

Una forte e significativa triplice associazione nelle IBD
Secondo una metanalisi delle due coorti di studio, i ricercatori hanno identificato una forte associazione tra HLA-B27 e sacroileite solo nei pazienti maschi con malattia di Crohn (OR = 7,72, P=4,026E-12), ma nessuna associazione con altri sottogruppi, come pazienti di sesso femminile, pazienti di sesso femminile con malattia di Crohn o pazienti di sesso maschile con colite ulcerosa.

«Abbiamo identificato che esiste un’interazione genetica tra sesso e HLA-B27, con una relazione a tre vie forte e coerente tra HLA-B27, sesso maschile e sottotipo di IBD nello sviluppo della sacroileite» ha spiegato McGovern. «Tra i pazienti maschi con malattia di Crohn che sono portatori di HLA-B27, fino al 26% presenta un’infiammazione dell’articolazione sacroiliaca».

Nella coorte MIRAID, gli autori hanno riportato una differenza notevole nella frequenza dell’allele HLA-B27 tra pazienti maschi con malattia di Crohn e sacroileite (0,13) rispetto a quelli senza sacroileite (0,025, OR = 9,32 dopo l’aggiustamento per la struttura della popolazione, P=2,84E-7). Questa stessa correlazione era assente per le donne con malattia di Crohn (OR = 1,15, P=0,895), gli uomini con colite ulcerosa (OR = 1,57, P=0,702) e le donne con colite ulcerosa (OR = 0,84, P=0,843).

Allo stesso modo, nella coorte SHARE i ricercatori hanno identificato questo stesso pattern tra HLA-B27 e sacroileite solo nei pazienti maschi con malattia di Crohn (OR = 6.58, P=2,95E-6), assente nelle donne con Crohn (P=0,818), uomini con colite ulcerosa (P=0,527) e donne con colite ulcerosa (P=0,975).

«Se si cerca l’infiammazione nelle articolazioni sacroiliache, risulta molto più comune si quanto sia diagnosticata clinicamente» ha detto McGovern «Come specialisti di malattie infiammatorie croniche intestinali non stiamo cercando abbastanza attentamente questa manifestazione extraintestinale, una questione rilevante perché l’eventuale presenza o assenza dirigerebbe la nostra terapia».

Ha consigliato ai gastroenterologi di fare domande ai propri pazienti riguardo ai sintomi articolari e di assicurarsi che i radiologi guardino le articolazioni ed altri organi quando esaminano le scansioni TC e MRI, raccomandando di pensare alla salute muscoloscheletrica di chi soffre di IBD.

Referenze

McGovern DPB et al. Abstract Mo1772: Sacroiliitis in IBD patients: A strong and consistent interaction between HLA-B27, gender and CD/UC status. Presented at: Digestive Disease Week; May 6-9, 2023; Chicago (hybrid).

Exit mobile version