Cheratosi attinica: il 77% degli italiani non la conosce


Il 77% degli italiani non conosce la cheratosi attinica, la più comune patologia pre-cancerosa della pelle: in pochi scelgono di rivolgersi a un esperto

Nei pazienti con danno attinico grave, l'uso topico e orale per 12 mesi di un estratto di Polypodium leucotomos ha comportato miglioramenti sia clinici che anatomici

Almirall S.A. (ALM), azienda biofarmaceutica globale focalizzata sulla dermatologia medica, ha presentato oggi i risultati di un sondaggio che rivela che il 77% degli intervistati italiani non conosce l’esistenza della cheratosi attinica (AK).1 Questa condizione cronica della pelle8 può portare al carcinoma a cellule squamose (SCC),5,7 la seconda forma più comune di cancro della pelle.2 L’indagine, condotta da Almirall su oltre 2.500 partecipanti di età superiore ai 35 anni, mirava a comprendere il livello di conoscenza della AK e delle abitudini di salute della pelle nella popolazione generale di Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.

Almirall ha presentato questi risultati in occasione del lancio della seconda campagna annuale AK Global Day, organizzata dall’azienda e sostenuta dal principale gruppo di sensibilizzazione sui tumori della pelle, Euromelanoma. La campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa condizione e a incoraggiare le persone, soprattutto chi è stato esposto ai raggi UV nel corso degli anni8 a riconoscere le lesioni della cheratosi attinica come un segnale di allarme.

La cheratosi attinica è una delle diagnosi più comuni effettuate dai dermatologi,9 con una prevalenza stimata al 13,3% nella popolazione europea.10 Nel caso dell’Italia, si stima che 7,7 milioni di persone soffrano di questa condizione.3  Inoltre, dal momento che l’AK è causata soprattutto dall’esposizione cumulativa ai raggi UV del sole o dei lettini abbronzanti,8 più si è anziani, più è probabile avere l’AK; infatti la prevalenza cresce al 25% e oltre negli ultracinquantenni. Nonostante l’elevata prevalenza, questa indagine ha rivelato che solo il 51,19% degli intervistati italiani si fa controllare la pelle da un professionista. Inoltre, quasi un terzo (30,43%) non controlla la propria pelle almeno una volta all’anno per individuare segni e lesioni sospette.1

Le cheratosi attiniche sono lesioni cutanee che si sviluppano tipicamente sulle aree più esposte del corpo;4 la testa (soprattutto il cuoio capelluto degli uomini calvi), il collo e le braccia. Le lesioni da AK possono comparire da sole o a chiazze, e in genere si presentano come piccole aree di pelle ruvida che possono essere rosse, bianche, rosa o una combinazione di colori.4 Alcune lesioni possono essere molto piccole o quasi invisibili, ma possono essere identificate dalla loro consistenza ruvida.4 Sebbene le lesioni della AK non siano di per sé dannose, si stima che il 40%-80% dei carcinomi a cellule squamose evolva da esse.5,7 Se diagnosticate precocemente, quasi tutte le AK possono essere rimosse con successo;11 per questo motivo, le persone dovrebbero sempre consultare un dermatologo se notano i segni della AK.

“Molti pazienti non hanno la consapevolezza di avere una patologia come la cheratosi attinica, alcuni pensano anche che possa trattarsi di un problema solo di natura estetica. Per questo sono fondamentali le campagne di sensibilizzazione, sia per i pazienti che per i caregiver”, ha dichiarato la Prof. Maria Concetta Fargnoli, Professore Ordinario di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi dell’Aquila e Responsabile UOC Dermatologia Generale ed Oncologica DU presso l’Ospedale S. Salvatore dell’Aquila.

Per gestire qualcosa, bisogna innanzitutto esserne consapevoli. È molto probabile che ognuno di noi conosca almeno una persona affetta da AK, quindi la nostra speranza è che questa campagna annuale faccia parlare sempre più persone dell’AK,” ha dichiarato il Dr. Volker Koscielny, Chief Medical Officer di Almirall.

La prevenzione, lo strumento principale nella lotta contro l’AK

L’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) è una delle principali cause di AK: anche per questo è fondamentale prevenire i danni che le radiazioni solari possono causare alla nostra pelle. Secondo l’indagine condotta da Almirall, più di due italiani su dieci che praticano attività all’aria aperta non usano spesso la protezione solare (24,67%) e più della metà degli italiani che praticano attività all’aria aperta si scotta almeno una volta all’anno (56,70%).1

Per saperne di più sull’AK, sui fattori di rischio associati, sul suo aspetto, su come individuarla e su cosa fare in caso di segni sospetti, visitare il sito www.akglobalday.almirall.com.

Informazioni sul sondaggio condotto da Almirall

Nei mesi di marzo e aprile 2023, Almirall ha intervistato circa 500 persone di età superiore ai 35 anni in ciascuno dei seguenti Paesi: Spagna, Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti.  Con un totale di 2.543 risposte, di cui 2.496 valide, l’indagine ha posto 15 domande volte a comprendere i comportamenti di protezione solare del pubblico e la loro consapevolezza e atteggiamento nei confronti della cheratosi attinica. In termini demografici, gli intervistati erano distribuiti come segue: Il 60,82% degli intervistati aveva un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, il 36,94% tra i 55 e i 74 anni e il 2,24% aveva 75 anni o più, mentre il 55,96% si è identificato come donna e il 44,04% come uomo.

[i] Almirall survey: Knowledge about AK. 2023

[ii] Skin Cancer Foundation. Actinic Keratosis Overview. Available at: https://www.skincancer.org/skin-cancer-information/actinic-keratosis/#:~:text=Actinic%20keratosis%20(AK)%20is%20the,to%20ultraviolet%20(UV)%20radiation  January 2021.

[iii] DRG 2021 AK report.

4 Peris K, et al. Physician Perceptions and Experience of Current Treatment in Actinic Keratosis. J Dtsch Dermatol Ges. 2007;5(11):970-976

5 Stockfleth E, et al. Physician Perceptions and Experience of Current Treatment in Actinic Keratosis. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2015; 29(2):298-306

6 Rogers H, et al. Incidence estimate of nonmelanoma skin cancer (keratinocyte carcinomas) in the US population, 2012. JAMA Dermatol 2015; 151(10):1081-1086

7 Criscione VD, et al. Actinic Keratoses: Natural History and Risk of Malignant Transformation in the Veterans Affairs Topical Tretinoin Chemoprevention Trial. Cancer. 2009;115:2523-2530

8 E. Marques et al. Actinic Keratosis. 2023

9 A. Grada et al. Trends in Office Visits for the Five Most Common Skin Diseases in the United States. 2022; 15(5): E82-E86

10 Palmisano G, et. al. Prevalence and determinants of actinic keratosis in Europe based on the Euromelanoma campaign. Presented at the 19th EADO Congress, 20-22 April: 2023.

11 Uhlenlake E. Optimal Treatment of Actinic Keratosis.  2013; 8: 29-35